Non bastava l’inflazione, il caro energia e il salasso per le vacanze, ora per “mettere in ginocchio” milioni di italiani arriva pure il super rincaro per l’Rc Auto, le polizze auto. Dalla relazione annuale dell’Ania, l’Associazione nazionale fra le Imprese assicuratrici, pubblicata a luglio, emerge un 2022 in rosso per le compagnie del ramo Rc Auto. Dopo diversi anni di risultati positivi, il saldo tecnico del lavoro diretto – cioè la differenza tra i premi incassati, i costi per incidenti e le spese di gestione – l’anno passato s’è chiuso con una perdita di 318 milioni. Se i guadagni delle compagnie sono pressoché rimasti stabili tra il 2016 e il 2019, l’arrivo della pandemia, il crollo della circolazione e di conseguenza degli incidenti, ha portato grandi guadagni al settore che ha registrato un saldo di quasi 1,3 miliardi nel 2020 e di 389 milioni nel 2021. Il ritorno alla normale circolazione legato al 2022 è coinciso con l’aumento del numero di incidenti ed è esploso il costo dei sinistri, a causa dell’attuale contesto macroeconomico caratterizzato da inflazione, difficoltà a reperire ricambi e maggiori costi per il risarcimento delle lesioni personali, generando quindi una perdita per gli operatori di oltre 300 milioni. La conseguenza di questo rosso è stato, quindi, un deciso rincaro dei prezzi da parte delle compagnie. Infatti, l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it – il portale leader nel mercato italiano nella comparazione tramite internet di prodotti assicurativi, utilities e prodotti di credito – a luglio ha registrato un premio medio di 437,6 euro, in crescita del 21% sul luglio 2022. Un po’ meno care le polizze al Sud in cui mediamente si registra una crescita dell’11,7%. Medesimo il trend che si registra nelle Province più abitate che mostrano aumenti dei prezzi delle assicurazioni auto più marcati al Nord e al Centro. Tra le Province del Sud, eccezione fatta per Bari, gli aumenti sono più contenuti e sotto la media nazionale. A Crotone l’aumento è del 2,8%.
