Un altro incendio, dopo quello verificatosi nei primi giorni di agosto, si è sviluppato la scorsa notte a Praia a Mare nell’area antistante lo stabilimento dismesso della Marlane, azienda tessile del gruppo Marzotto.
Le fiamme si sono propagate in modo intenso provocando paura tra gli abitanti della zona, che sono intervenuti con mezzi di fortuna prima dell’arrivo dei vigili del fuoco del distaccamento di Scalea.
Le fiamme, alimentate dal forte vento, sono state spente prima che potessero raggiungere un distributore di carburante e una cabina elettrica.
All’incendio di agosto aveva fatto seguito, tra l’altro, una protesta degli abitanti della zona per le condizioni di abbandono in cui versa l’area dell’ex Marlane ed il conseguente pericolo di incendi.
Un altro episodio analogo, tra l’altro, si era verificato nel settembre del 2020.
L’ipotesi investigativa che viene seguita dai carabinieri è che gli incendi abbiano un origine dolosa.
Il terreno antistante la Marlane, di proprietà del Comune di Praia a Mare, è ancora sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’ex stabilimento tessile. Circostanza che impedisce al Comune, secondo quanto ha riferito il sindaco, Antonino De Lorenzo, di mettere in atto qualsiasi tipo di intervento per risanare l’area.