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Novembre,28,2024

TRENO DERAGLIATO, "ERRORE UMANO MA ANCHE ELETTRICO"

Non solo “un errore umano” ma anche “un problema tecnico”. E questa la combinazione che potrebbe aver portato all’incidente ferroviario in cui giovedì scorso hanno perso la vita Giuseppe Cicciù, 51 anni, e Mario Dicuonzo, 59, macchinista e addetto dello Ferrovie dello Stato che viaggiavano sul Frecciarossa, partito da Milano e diretto a Salerno. Elementi che emergono, sempre più nitidi, dagli accertamenti che proseguono da parte della procura di Lodi che indaga per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni multiple per il deragliamento, avvenuto tra i comuni di Ospedaletto Lodigiano e Livraga. Al momento sono cinque gli operai Rfi indagati, si tratta della squadra che stava facendo dei lavori di manutenzione su uno scambio fino a un’ora prima del passaggio del treno. Indagata anche la società per la legge 231 per la responsabilità amministrativa degli enti. Gli uomini della Polfer e del Nucleo operativo incidenti ferroviari, insieme ai consulenti di parte, hanno iniziato “gli accertamenti sul deviatoio ‘gemello'” posto sul binario accanto a quello interessato dalla manutenzione “per ricostruire attraverso varie prove cosa potrebbe essere successo la notte dell’incidente”, spiega una fonte. Se “il problema potrebbe essere di natura elettrica, ora è da capire cosa potrebbe averlo originato”. Gli operai hanno sempre sostenuto, sia quando sono stati sentiti come testimoni che come indagati, di aver lavorato allo scambio e non essendo riusciti a risolvere il guasto di averlo lasciato dritto e scollegato dalla rete, ossia il treno avrebbe dovuto proseguire la sua corsa sul binario, senza la possibilità per la centrale di Bologna di intervenire da remoto. Di fatto quando il convoglio è arrivato su quel punto a 290 chilometri all’ora il deviatoio non era dritto e la motrice ha deragliato. “Se la centrale di Bologna legge corretto quel segnale c’è un problema elettrico paradossalmente – sottolinea la fonte – potrebbe non essere solo un errore”. Ancora non sono certi i tempi per la rimozione del treno e la riapertura del tratto dell’Alta Velocità interessato dall’incidente in cui sono rimaste ferite, in modo non grave, 31 persone.

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