Un ringraziamento a sua eccellenza il Prefetto, che ha saputo interpretare le esigenze, le difficoltà, i patemi che stiamo vivendo da ormai quattro anni. E’ evidente che un risultato importante è stato avere trovato unanimità intorno al tavolo e che produrrà nei prossimi giorni l’autorizzazione e l’accreditamento della Radiodiagnostica anche per i pazienti cosiddetti esterni. Significa che radiologia e prossimamente radioterapia saranno servizi sanitari che anche il Marrelli Hospital potrà fornire. Ma a chi? E soprattutto a quanti pazienti? Il dramma è che, a giudicare dalle cifre che abbiamo raccolto, pari a circa 300 mila euro per prestazioni di specialistica ambulatoriale, sono insufficienti per la capacità che già oggi abbiamo raggiunto, in quattro mesi di interventistica chirurgica nel campo oncologico e ortopedico. Se la vediamo dal punto di vista imprenditoriale, con queste prospettive, l’iniziativa andrebbe chiusa. Per quello che ci viene riconosciuto e per gli sforzi da mettere in campo, non ne vale la pena. E’ impossibile dunque arrivare a fine anno con un incremento del budget così esiguo. Coprirebbe appena una ventina di giorni di attività. Durante un’assemblea di tutto il personale abbiamo registrato profondo sconforto. Siamo in un vicolo cieco. Riconosciamo lo sforzo del Prefetto, ma è necessario che Dipartimento Salute prima, e Ufficio del Commissario poi, rispondano concretamente ai reali fabbisogni della clinica. Che poi sono i fabbisogni dei pazienti crotonesi. Crotonesi e calabresi. Calabresi e Italiani. A tutta la politica chiediamo se questa struttura deve andare avanti o chiudere definitivamente. L’imprenditore ha già fatto tutto quello che poteva, ed i lavoratori hanno difeso fino ad oggi questo sogno con i denti. Ma adesso tocca alla politica ed alle istituzioni prendere una posizione e fare le barricate se vogliono che questa struttura così com’è, con quello che è diventata e quello che ha dimostrato fino ad oggi serve o non serve alla Calabria ed ai calabresi.