Un’evasione fiscale da 3 milioni di euro è stata contestata dai finanzieri del Gruppo di Vibo Valentia a 50 lavoratori marittimi. Dai controlli effettuati dopo un’analisi del Comando provinciale con il supporto del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie di Roma, è emerso che i marittimi, dal 2016 ad oggi, pur percependo più redditi da più datori di lavoro, ne omettevano la dichiarazione al fisco. In particolare, i soggetti in questione, imbarcati principalmente su navi da crociera, da pesca o commerciali, pur essendo inseriti in uno scaglione di reddito a maggiore aliquota di tassazione, non presentavano il modello 730 beneficiando indebitamente di aliquote più basse. I datori di lavoro, infatti, non conoscendo i redditi complessivi percepiti dai loro dipendenti, corrisposti anche da altre aziende, erogavano le retribuzioni applicando ritenute d’acconto per importi inferiori a quelli dovuti.