La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha sequestrato beni nei confronti di Giuseppe Nucera, 71enne detenuto, ritenuto il capo della “Locale” di Gallicianò, frazione del comune di Condofuri. L’uomo ha subito una condanna nel 2001 per associazione a delinquere di stampo mafioso, perché ritenuto organico alla cosca facente capo a Giuseppe Caridi, federata con la consorteria “Libri” operante a Reggio Calabria. Nucera, soprannominato “zio Pino”, era il collettore delle tangenti. Nei suoi confronti anche una condanna, in primo grado, a 10 anni di reclusione, emessa nel 2014 dal Tribunale di Reggio Calabria per associazione mafiosa. Le indagini hanno consentito di acclarare una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati. Il sequestro ha riguardato 6 unita’ immobiliari e disponibilità finanziarie.