Ancora una trasferta senza gloria per il Crotone che anche da Bergamo torna a casa senza punti. L’undicesimo insuccesso dei rossoblù matura nel modo forse più inaspettato dopo aver imbrigliato l’Atalanta per tutto il primo tempo. Paga la scelta di Nicola di schierare una difesa a tre rinforzata dagli aiuti di Sampirisi e Rosi. In mezzo Crisetig e Barberis controllano mentre in attacco pungono poco sia Falcinelli che i suoi colleghi sulle ali Acosty e Stoian. Una buona disposizione, reparti corti e bene amalgamati che hanno fatto arrabbiare per tutto il primo tempo Gasperini. Peccato che in attacco non ci sia consistenza e non è un caso se il Crotone non va a segno da 4 partite, ben 360 minuti senza gioia. Nel secondo tempo ecco il ribaltone. Gasperini striglia di brutto i suoi nell’intervallo al punto che occorrono pochi minuti della ripresa per mettere a posto il risultato. Petagna, imprendibile per molti frangenti della partita, dal fondo mette in mezzo per l’accorrente Conti che non fa fatica a buttarla dentro. Il Crotone però non reagisce, non dà segnali di vita. Anzi va in affanno e colleziona solo cartellini gialli (Rosi, Crisetig, Ceccherini, Dos Santos e quello pesante di Ferrari che gli costerà la gara contro il Cagliari in casa) e non impensierisce ma Berisha. Per la verità un’unica occasione da gol il Crotone la rimedia e va anche a segno ma la posizione di Rosi, sulla respinta del portiere lombardo, è irregolare e il gol non è valido. Niente da fare dunque, il Crotone resta a quota 13 e per fortuna che l’Empoli inciampa in casa contro la Lazio (era andato anche in vantaggio) altrimenti i giochi erano belli che fatti. Ma invece c’è ancora speranza di salvezza a cui aggrapparsi (ora due turni casalinghi da vincere assolutamente) ma si ha come l’impressione che questa retrocessione si stia concretizzando poco alla volta, domenica dopo domenica quasi come una lenta agonia.