“Manca la dimostrazione, sia pure a livello di gravità indiziaria, del fatto che gli indagati (anche solo quelli per i quali è stata ravvisata la gravità indiziaria per alcuni reati fine) abbiano agito in forza di un vincolo di natura associativa e non di una prassi generalmente accettata, approfittando della disponibilità di ciascuno a gestire in chiave opportunistica le dinamiche politiche e in alcuni casi finanche a commettere degli illeciti”. Lo scrive il gip di Catanzaro in relazione all’ipotesi di associazione a delinquere ipotizzata dalla Procura di Catanzaro nei confronti del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e dell’ex consigliere regionale Nicola Adamo, nell’inchiesta Passepartout nella quale sono coinvolti complessivamente 20 persone tra le quali il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Il gip esprime la sua valutazione nell’ordinanza con la quale ha sospeso dai pubblici incarichi altri due indagati respingendo la richiesta per altri.
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