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Crotone
Novembre,24,2024

CROTONE, FESTE ROVINATE. PAGATO CARO IL FAIR PLAY A TUTTI I COSTI

Il diciassettesimo turno del campionato ha rimesso di nuovo il Crotone nei guai. Non è che prima fosse fuori dai pasticci ma la vittoria contro il Pescara e il pareggio dell’Empoli dell scorsa settimana avevano accresciuto un clima di positività all’interno dello spogliatoio e nell’ambiente rossoblù in generale. E invece, ad una settimana di distanza, ecco servito un autentico ribaltone che rimette clamorosamente tutti in gioco e che maggiormente penalizza il Crotone. Vince l’Empoli, perdono (e male) i calabresi e soprattutto a Genova vince una partita rocambolesca il Palermo che adesso prova a rilanciarsi in casa in vista del prossimo turno contro il Pescara. Insomma torna la paura tra Ferrari e compagni, si alza nuovamente il termometro e la febbre tra i rossoblù alla vigilia di Natale, questa volta non per non aver saputo gestire i minuti finali ma tutto il secondo tempo. E che il clima sia diventato un po’ frizzante tra i crotonesi lo si evince anche dai rumors che sono arrivati da Udine circa qualche frizione di troppo nello spogliatoio crotonese a fine gara. Niente di che, per carità, cose che succedono in tutte le squadre e che si possono stare quando alla fine si perde una partita come quella della Dacia Arena. Un segnale di nervosismo che qualcuno lo potrebbe interpretare anche come il segno positivo, di una squadra viva, arrabbiata e che non vuole mollare niente e nemmeno di un centimetro.  Adesso Nicola, grazie anche alla sosta, ha molto tempo per lavorare ancora su questa negatività e far capire ai suoi ragazzi che per salvarsi in questo campionato occorre giocare da squadra, così come affermato a caldo alla fine della gara di Udine. Ma ha anche detto che quando il Crotone gioca di reparto e individualmente ecco che va incontro risultati negativi. FPUDINESEInsomma Nicola avrebbe voluto vedere, queste le sue parole, un Crotone meno ‘pulito’, più ‘sgamato’ e più ‘ignorante’ di quanto non si sia visto in campo. Insomma a volte i calabresi mette in mostra troppa eleganza in alcune fase topiche della partita che probabilmente dovrebbero essere gestite in maniera differente, magari senza avere vergogna di buttare qualche pallone in tribuna o commettere qualche fallo tattico ed evitare ripartenze pericolose. Nicola non lo dice ma probabilmente fa riferimento anche al secondo episodio (dopo quello casalingo contro la Sampdoria) di fair play che il Crotone gentilmente concede agli avversari. Anche a Udine la sportività di Palladino e compagni non è stata interpretata con lo spirito giusto. Théréau, dopo il tentativo mal riuscito di Cordaz di buttare la palla in fallo laterale, avrebbe dovuto lui personalmente mettere il pallone fuori per permettere di soccorrere il proprio compagno. Invece tutti hanno visto cosa è successo con la grottesca espulsione comminata al portiere rossoblù che oltre a negare al Crotone di chiudere la gara in parità numerica li costringerà a giocare a Roma contro la Lazio, alla ripresa del campionato, senza il portiere.

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