E poi guardi la classifica e dici: “Oh porca vacca! Siamo ancora retrocessi”. Ma solo perché il Foggia pareggia a tempo scaduto e la classifica rimane quasi la stessa. Quasi, perché il Crotone incassa una salubre vittoria contro un Palermo che sbaglia tutto o quasi nel primo tempo e non riesce a rimetterla in sesto nel secondo tempo e finisce per beccare tre sberle. Non solo tre punti per il Crotone ma anche una iniezione di fiducia pazzesca dopo due ko di fila con tanti errori arbitrali e un carico di sfortuna che difficilmente sarà pareggiato. Contro i siciliani Stroppa ridisegna il suo 3-5-2 con Milic, Barberis e Curado dal primo minuto. Stellone conferma gli undici della vigilia. Al centro dell’attacco Pettinari tiene in allarme l’intero pacchetto palermitano che fatica per tenerlo a bada così come Simy che si sbatte per aprire varchi per gli inserimenti da dietro di Barberis e Rohdén. Benali combatte a centrocampo con il compito di anestetizzare le giocate di Falletti. I rosanero in attacco nel primo tempo sono poca cosa: un solo tiro di Moreo, per giunta fuori. Il Crotone ha più sostanza, cerca maggiormente la porta sia con Barberis che con Pettinari. Pomini sa che la serata fredda gli farà correre qualche brivido in più e al 28’ Barberis disegna un cross in area sul quale Simy si avventa di testa tra le dormite di Raikovic e compagni. Pomini ci mette una pezza e smanaccia sul palo ma la pennica in area rosanero continua con Bellucci che si perde Rohdén che lo fulmina sull’anticipo e porta avanti i suoi. È un Crotone arrembante e tambureggiante che il Palermo non riesce a contenere visto che lo stesso Stellone a fine gara dirà di aver sbagliato la prima parte della gara. Nel secondo tempo, dopo l’evidente strigliata di Stellone negli spogliatoi, il Palermo entra con un altro piglio e mette una pressione pazzesca al Crotone. Si vede lontano un miglio che la paura fa novanta nelle file rossoblù e lo stesso Stroppa a fine gara lo sottolineerà con un colorito “avevamo la striscia nelle mutande”. Moreo ci prova da fuori area, Cordaz è portentoso e tiene l’1-0. Poi Pettinari rompe un cingolo ed è costretto a tornare in officina per Mraz. Che entra male, non incide e non copre al punto che Stroppa pensa seriamente di richiamarlo in panchina. Stellone cambia Haas fino ad allora anonimo, ma nel Crotone c’è Simy che sebbene non sia il massimo della tecnica, riesce a tenere, lottare, sgomitare e guadagnarsi un’azione dalla quale arriverà il raddoppio. Mraz se la costruisce, Simy la strappa dai piedi di Raikovic e Mraz la spara in porta. Tutto a pochi metri da Pomini, con una difesa a dir poco allegra. Stellone tenta il tutto per tutto: dentro anche Trajkovski e Puscas per un Palermo tutto a trazione anteriore. Ma nel finale arriva la beffa quando Aleesami cintura Simy nel cuore dell’area procurando il rigore che Simy stesso trasformerà per il 3-0 finale in pieno recupero.