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Novembre,22,2024

PESARO, TRUFFA E BANCAROTTA FRAUDOLENTA. ARRESTATO UN CALABRESE LEGATO ALLA 'NDRANGHETA

Si chiama Dante Mannolo, ha 51 anni, calabrese di Cropani Marina. E’ stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri di Borgo Santa Maria per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla bancarotta fraudolenta e documentale. Secondo quanto scrive Il Resto del Carlino, gli inquirenti sono a conoscenza che l’uomo, da tutto conosciuto con il nome di ‘Paolo’, aveva legami ma non affiliazione con dei clan della ‘Ndrangheta. L’ordinanza di custodia cautelare è a firma del gip Giacomo Gasparini su richiesta del PM Maria Letizia Fucci. Mannolo avrebbe distratto, insieme ad altre 4 persone tutte indagate per gli stessi reati almeno 500mila euro dai magazzini della Eurodistribuzione srl, società di commercializzazione di prodotti alimentari, in particolare caffè, aperta a Pesaro nel 2015, intestata ad una giovane prestanome sempre calabrese. Mannolo è considerato il socio occulto, che faceva acquistare merce facendola sparire in fretta verso la Calabria ma senza preoccuparsi di far pagare il fornitore. Per accreditarsi, all’inizio la società pagava le forniture ma poi dal 2016 non lo ha più fatto accumulando merce non pagata e dunque debiti. Ma non è stato questo ad attirare l’attenzione dei carabinieri di Borgo Santa Maria. A far finire Mannolo sotto la lente dei carabinieri è stata la sua Maserati Ghibli bianca vista sfrecciare nel 2016 dalle parti di Borgo Santa Maria. Fermata per un controllo, i carabinieri hanno fatto la conoscenza di Dante Mannolo, il quale era già finito sotto i raggi x della procura di Bari per un giochino simile con ditte aperte e chiuse. Da lì, è iniziato un controllo serrato su di lui che ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. Infatti nel frattempo, la Euroservice è fallita oltre ad esser fallito in proprio lo stesso Mannolo come socio occulto. L’arresto è stato eseguito nella sua casa calabrese. Il capo della procura di Pesaro Cristina Tedeschini ha spiegato: “Questa operazione dimostra che i tentativi di infiltrazioni criminali ci possono essere ma il controllo millimetrico del territori ci permette di affrontarle il più possibile con successo”. Sono circa 90 i fornitori truffati in tutta Italia, tra cui la stessa Ferrero, acqua San Benedetto, Mionetto, caffè Borbone e altre ditte minori, anche a livello locale.

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