Il gip del tribunale di Locri ha confermato il divieto di dimora a Riace per il sindaco sospeso Domenico Lucano. Lo scrive il Quotidiano del Sud. Il gip ha confermato il provvedimento cautelare, con il parere favorevole del pubblico ministero – riporta il Quotidiano del Sud – rigettando l’istanza di revoca presentata dai difensori di Lucano. Confermata anche la misura dell’obbligo di firma per Lemelem Tesfahun, la donna etiope considerata la compagna del sindaco sospeso di Riace. Mimmo Lucano, artefice del modello di accoglienza e integrazione dei migranti che ha preso il nome dal piccolo comune della Locride, è sospeso dalla carica di sindaco dal 16 ottobre del 2018 e da quella data non può tornare a Riace. In precedenza, nell’ambito dell’inchiesta “Xenia”, sulla gestione dei progetti di accoglienza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, nei suoi confronti era stata applicata la misura degli arresti domiciliari poi modificata in divieto di dimora dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria. Attualmente Lucano risiede a Caulonia marina a pochi chilometri di distanza da Riace.