Ha un nome e un volto il quindicenne che secondo alcuni testimoni avrebbe spruzzato dello spray urticante tra le centinaia di giovani che aspettavano Sferaebbasta nella Lanterna Azzurra di Corinaldo, provocando una fuga che è costato la vita a 5 di loro e ad una mamma. Nella sua abitazione è stata trovata delle droga ed è attualmente in stato di fermo per detenzione di sostanze stupefacenti più che per il collegamento con l’episodio che ha provocato la strage nel locale visto che non ci sono né video in cui compare né immagini del momento in cui sarebbe stata utilizzata la bomboletta. Addirittura non è certo nemmeno che sia stato utilizzato dello spray come ha osservato il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza: alcuni testimoni, hanno parlato di un fumogeno altri della rottura dell’impianto che diffonde il ‘fumo bianco’, quello che viene utilizzato nelle discoteche per creare l’effetto nebbia. Solo quando saranno completati gli accertamenti tecnici sarà possibile dire con certezza cosa ha provocato la tragedia. Gli investigatori stanno continuando a lavorare, comunque, anche sull’altro filone, quello che riguarda la sicurezza del locale e il numero di persone presenti e che coinvolge in primo luogo i titolari della società che gestisce la discoteca. In condizioni stabili nel frattempo i sette pazienti ricoverati all’ospedale di Torrette di Ancona: una 15enne ricoverata in prognosi riservata ha cominciato a respirare autonomamente anche se rimane in condizioni stabili, ma critiche.