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Crotone
Novembre,24,2024

SANITÀ, SAPIA (M5S): "INCARICO DG DELL'ASP DI CROTONE È UN ABUSO A CIELO APERTO"

“Il commissario per il rientro dal disavanzo sanitario regionale e il governatore della Calabria devono intervenire subito a proposito dell’illegittima assegnazione a Giuseppe Fico dell’incarico di direttore generale facente funzioni dell’Asp di Crotone”. Lo afferma, in una nota, il deputato del M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, che ha trasmesso una nota al commissario Massimo Scura, al governatore Mario Oliverio e per conoscenza al ministro della Salute, Giulia Grillo, nonché alla Procura di Crotone e alla Procura della Corte dei Conti, cui ha chiesto l’avvio delle indagini del caso. “Allo stato, Fico – spiega il parlamentare 5stelle – non può ricoprire quel ruolo, in quanto decaduto per le recenti dimissioni del direttore generale dell’Asp di Crotone, Sergio Arena, che gliel’ha conferito. Inascoltato, lo scorso 8 novembre avevo posto il problema in una mia nota, raccomandando il rispetto delle regole, in un contesto, quello della sanità calabrese, in cui ognuno fa come gli pare, al punto che sembra di trovarsi nell’ordinamento del villaggio dei Puffi e non in una regione in cui valgono le norme nazionali. Questo ennesimo abuso a cielo aperto – attacca il deputato 5stelle – conferma che in Calabria esiste un diritto creativo, incontrastato quanto pericoloso per il messaggio che passa, cioè che il potere pubblico può scavalcare le regole come e quando vuole. La situazione e’ gravissima e riguarda anche l’Asp di Reggio Calabria, in cui restano al loro posto i direttori sanitario e amministrativo benché il loro dante causa, il direttore generale Giacomino Brancati, sia stato rimosso da un pezzo. Stessa musica all’Asp di Catanzaro, che peraltro al più presto va sottoposta a verifica circa eventuali infiltrazioni. Li’ c’è un direttore generale in pensione sostituito dal suo direttore amministrativo, decaduto, Giuseppe Giuliano. Il ripristino della legalità – conclude Sapia – è essenziale e urgente perché altrimenti cresce la sfiducia dei calabresi verso il Servizio sanitario regionale, da sempre vittima di illeciti colpevolmente sottovalutati da larga parte della componente politica, complice dello sfascio”.

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