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Novembre,24,2024

Corigliano Calabro: sequestrati beni per un valore superiore e a 8 milioni di euro

Beni per un valore superiore a otto milioni di euro sono stati confiscati dal Gico. L’attivita’ è il completamento dell’operazione denominata ‘santa tecla’ condotta nel 2010 dalla guardia di finanza nell’ambito della quale venivano contestati a vario titolo reati di associazione mafiosa, usura, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti a diversi soggetti residenti in varie regioni d’italia ma tutti riconducibili all’organizzazione ‘ndraghetistica di Corigliano Calabro. Le indagini hanno dimostrato come le imprese riconducibili a due imprenditori, avvalendosi della forza intimidatrice della cosca, potessero essere proposte quali partner obbligati nell’esecuzione di vari lavori, instaurando, di fatto, un regime di ‘monopolio’ e diventando allo stesso tempo un’importante fonte di guadagno per la cosca stessa. Destinatari delle misure di prevenzione patrimoniali sono proprio i due imprenditori di Corigliano Calabro con legami con la ‘locale di Corigliano’. La confisca è avvenuta nei riguardi degli eredi di uno dei due imprenditori, deceduto nel corso delle indagini. I beni erano stati dissequestrati per estinzione del reato a seguito della morte dell’indagato ma, grazie alla normativa di prevenzione, e’ stato possibile procedere al sequestro preventivo ed alla successiva confisca anche nei confronti degli eredi.  Confiscati fabbricati, tra cui appartamenti e villette di pregio, terreni a Corigliano Calabro, Cassano allo Ionio e Spezzano Albanese, attivita’ commerciali, diverse quote societarie, automezzi, una polizza assicurativa e conti correnti bancari e postali per un valore di circa 8,2 milioni di euro.

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