La comparsa di un nodulo al seno da curare con una cucina alternativa e non con la medicina tradizionale, e la conseguenza di ritrovarsi con un tumore in metastasi. E’ la triste e assurda storia di una donna di 45 anni, nel catanzarese, raccontata da Il Quotidiano del Sud, che sarebbe stata indotta a lasciar stare la medicina tradizionale per affidarsi a sedute di psicoterapia e ipnosi. Un cura senza né farmaci, né ospedali, ma l’invito a “rimanere rilassata”, di contare sulla forza di volontà e “mantenere un atteggiamento positivo”, pensando per farlo anche a dei viaggi e allo svago. Un racconto che è diventato una denuncia contro il medico presentata alla Procura di Catanzaro dalla donna, assistita dall’avvocato Pino Pitaro, che oggi si ritrova in un letto di ospedale a “lottare per la vita”. Una storia shock con la donna che racconta nella sua denuncia che il medico “pur essendo a conoscenza delle mie condizioni di salute, mi ha ‘manipolata’, mi ha ‘raggirata’ sino al punto di plagiarmi completamente, approfittando tra l’altro di uno stato mentale precario per il decorso della malattia”. Una storia ed un rapporto di fiducia con il medico, che nasce nel lontano 2004, con la donna che afferma di aver iniziato a interessarsi di una nuova forma di medicina e il suo medico, del quale si fidava, iniziò a parlarle “di come tutto ciò che il nostro corpo subisce è legato a cose accadute e verificatisi in passato, nel corso della vita quotidiana”. Avvenne lo stesso, circa tre anni fa, quando comparve il nodulo al seno e il medico, subito informato, scrive la quarantacinquenne nella denuncia, “mi disse che ‘avevo due strade dinanzi a me: o seguire la medicina ufficiale/tradizionale e quindi fare le varie visite del caso oppure seguire la medicina alternativa (Hamer), che indicava tutt’altra strada. La medicina alternativa prevedeva che non dovevo sottopormi ad accertamenti, ma che dovevo capire che il nodulo al seno era dovuto alla perdita/separazione di una persona cara’. Dietro consiglio/impulso del dottore…, ho scelto – purtroppo – la seconda strada, affidandomi al rivoluzionario metodo-Hamer”. Nel 2017 la situazione precipita con la donna che per via di dolori nella zona del collo fa ricorso a visite specialistiche e ricoveri. Appuntamenti che non fanno interrompere i rapporti con il medico, con lo stesso che l’avrebbe convinta che “per superare la malattia ‘dovevo allontanarmi dalle persone che mi influenzavano negativamente’, ovvero dalla mia famiglia e dagli amici, che, invece, mi consigliavano di recarmi in ospedale per sottopormi ad una serie di esami in grado di appurare le mie condizioni di salute. Io, letteralmente plagiata dalle parole di… e dai suoi ‘insegnamenti’ (come il medico stesso li chiamava), cominciai ad allontanarmi dalla mia famiglia e soprattutto da mia madre che mi assisteva aiutandomi nelle faccende domestiche”. La stessa donna nella denuncia presentata in Procura racconta, infine, di essere stata indotta a firmare una dichiarazione che scagiona il medico, per come richiesto dallo stesso e dalla sua compagna. Una storia allucinante raccontata in una denuncia circostanziata che dovrà essere accertata dalla Procura.