Aveva messo in atto una vera e propria persecuzione nei confronti della moglie e dei suoi familiari per evitare la separazione legale: per questo sono scattate le manette per C.S., 44enne di Montepaone, ritenuto responsabile di atti persecutori. Erano le 2 circa di sabato quando i carabinieri della Stazione di Soverato, a seguito di richiesta pervenuta sull’utenza di pronto intervento 112, sono intervenuti presso l’abitazione della vittima, ove era stato segnalata la presenza del marito il quale stava cercando insistentemente di contattarla e incontrarla, suonando insistentemente al citofono dell’abitazione. A questo punto, gli operanti, dopo aver bloccato e tradotto in caserma il prevenuto, hanno ricostruito minuziosamente l’intera vicenda, avvalendosi della preziosa collaborazione della malcapitata donna, facendo emergere un quadro inquietante. Infatti, da circa quattro mesi, la stessa era costretta a subire continue intimidazioni, appostamenti e incessanti tentativi dell’uomo di mettersi in contatto telefonico con lei, allo scopo di ricucire la relazione e fare rientro a casa. Trovando la ferma opposizione della moglie, aveva cominciato ad assumere un comportamento a tutti gli effetti persecutorio, giungendo finanche ad aggredire suo suocero e a minacciare di morte la donna mediante Whatsapp, alludendo alla possibilità di utilizzare nei suoi confronti una pistola calibro 28. Il prevenuto è conseguentemente tratto in arresto, con l’accusa di atti persecutori aggravati dall’aver commesso il fatto nei confronti del coniuge e con armi. La prima Sezione penale del Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, applicando la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e dai suoi congiunti, mantenendo una distanza dai predetti non inferiore a 1 km.