La perdita di una cara amica. L’impossibilità di riuscire a salvarle la vita. Il ricordo, nel tempo, si trasforma in impegno e diventa “JEneROSItà”. La generosità di chi non dimentica e vuole fare qualcosa per gli altri, la generosità di chi non vuole più piangere ma ha deciso di sorridere alla vita regalando nuove speranze “JEneROSItà” è una denominazione che richiama il nome di Jessica Rosi, morta a solo 30 anni nell’agosto del 2013, stroncata da un infarto. Ma quel sorriso ha continuato a vivere nel cuore di parenti ed amici. Ed alcune amiche, in particolare, hanno deciso di costituire l’associazione, denominata proprio “JEneROSItà”, in suo ricordo, con l’obiettivo di salvare la vita di chi si dovesse trovare nelle stesse condizioni di Jessica. L’Associazione ha lanciato il suo primo progetto “Dona un Battito” attraverso il quale si propone di acquistare cinque defibrillatori, strumenti in grado di salvare la vita. Queste macchine saranno dislocate su tutto il territorio cittadino in zone molto frequentate e saranno acquistate grazie alla generosità di ciascun cittadino che è chiamato a diventare attore di un nuovo processo culturale. Uno degli strumenti salvavita sarà posizionato sul lungomare del Comune di Montauro, dove purtroppo circa tre anni fa perse la vita la giovane Jessica. Quello dell’associazione “JEneROSItà” è un appello alla responsabilità. È necessario che ciascuno sia consapevole dei rischi che si corrono e di quanto sia opportuno, considerato anche il continuo aumento delle malattie cardiovascolari, sposare una battaglia di civiltà e diffondere la cultura del soccorso per non vedere altri “angeli” volare in cielo, troppo presto.