“Ad agosto abbiamo costruito un’ottima squadra, per raggiungere presto la salvezza e puntare magari i play-off. Poi ci siamo resi conto, soprattutto dopo la partita di Milano in Coppa Italia, che la squadra poteva vincere il campionato”. Cosi’, ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno, il presidente del Crotone, Raffaele Vrenna, dopo la promozione in Serie A del club calabrese. “E’ un orgoglio aver conquistato la A, per il popolo crotonese e tutta la Calabria, con il budget piu’ basso del torneo cadetto, attorno ai sei milioni di euro. A Crotone c’e’ circa il 60% della disoccupazione: spero che, oltre la gioia immensa, la nostra impresa sia anche una spinta affinche’ le cose cambino”.
Ivan Juric, il 40enne mister croato, potrebbe anche scegliere strade diverse: “Domani ci incontreremo, con Ivan c’e’ un rapporto ottimale. E’ stato sei anni da calciatore, e’ esploso da allenatore: e’ sotto contratto, decideremo insieme cosa fare per il futuro. Non e’ solo una questione economica, parleremo di un futuro anche tecnico: stiamo progettando un centro sportivo per un’organizzazione ancora migliore e per programmare gia’ da adesso il futuro tecnico di questo Crotone. Il salto e’ importante, parleremo col mister e cercheremo di tenere i nostri gioielli per valorizzare il nostro patrimonio ancora di piu'”. Vrenna non nasconde l’ambizione di voler gettare basi solide per il futuro: “Credo sia giusto che si rimanga a Crotone, dovremmo portare lo ‘Scida’ a 16.000 posti. Poi, cercheremo di regalare alle amministrazioni un nuovo stadio, all’avanguardia, in tre anni”.