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Crotone
Dicembre,5,2025

La morte di Filippo Verterame. La procura di Crotone ipotizza il reato di omicidio volontario

Mentre la rabbia e il dolore per la morte di Filippo Verterame non si placa, tutte le attenzioni adesso si concentrano sull’inchiesta che la procura di Crotone sta svolgendo per chiarire le cause della rissa di Le Castella terminata col tragico epilogo di un morto e cinque feriti, questi ultimi tutti in stato di detenzione. E per uno di loro, il 39enne Giuseppe Paparo, potrebbe scattare la pesantissima accusa di omicidio volontario. È quanto filtra dai primi riscontri fatti dai carabinieri sui fatti di lunedì scorso. Venerdì mattina si sono svolti gli interrogatori di garanzia davanti al gip del Tribunale di Crotone, Assunta Palumbo, che dovrà decidere le misure cautelari per gli indagati che al momento sono in carcere o piantonati in ospedale. Lo scenario della rissa che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire non giustifica però la brutalità messa in pratica dai partecipanti che non hanno minimante conservato un attimo di lucidità, anzi hanno aggravato minuto dopo minuto la già complicata situazione. Che nasce da un banalissimo screzio, ovvero da una manovra in auto condotta da Filippo Verterame. Da qui al cruento litigio il passo è stato breve. Giuseppe Paparo dovrà rispondere anche di tentato omicidio per aver ferito lo zio di Filippo Verterame Giuseppe, anch’egli indagato per lo stesso reato oltre che per porto porto abusivo di armi. Per gli altri il reato è solo di rissa aggravata ma gli inquirenti sono in attesa di poter riascoltare tutti gli attori presenti sulla scena del crimine e magari ipotizzare nuovi capi d’accusa. Intanto Il sostituto procuratore della Repubblica Pasquale Festa ha fissato per il conferimento dell’incarico per l’esecuzione dell’esame autoptico sulla salma di Filippo Verterame al quale, per volere della famiglia sono stati espiantati sei organi che permetteranno ad altrettanti riceventi di poter continuare a vivere.

 

 

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