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Novembre,22,2024

Blitz della Dda di Catanzaro contro le cosche di ‘ndrangheta nel lametino, 59 arresti

I carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito stamani, nel circondario di Lamezia Terme, un’operazione per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro nei confronti di 59 persone, 50 in carcere e 9 ai domiciliari.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, anche aggravata dalle modalità e finalità mafiose, oltre a numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose.
Gli esiti investigativi, hanno permesso di delineare la gravità indiziaria circa l’esistenza e operatività di un sodalizio di stampo ‘ndranghetista, operante nei territori di Maida e Cortale, particolarmente attivo nel commercio di sostanze stupefacenti e nello sfruttamento del settore boschivo, facente capo ad esponenti della famiglia Cracolici, inserita nel più ampio sistema ‘ndranghetistico geograficamente collocato tra la provincia di Vibo Valentia e il territorio del circondario di Lamezia Terme.
In particolare, gli esiti investigativi hanno permesso di acquisire gravi indizi in ordine a reati commessi con le modalità tipiche dell’associazione mafiosa, avvalendosi anche dei rapporti con due esponenti delle forze dell’ordine, destinatari del provvedimento cautelare, con un capillare controllo del territorio, riconosciuto, non solo dalle comunità locali, ma anche delle altre consorterie mafiose delle aree contigue, unitamente ad un particolare attivismo nel redditizio traffico di sostanze stupefacenti.
In particolare, a seguito del monitoraggio, avviato nel novembre 2021, di alcune piazze di spaccio situate tra il parco “Peppino Impastato” e via del Progresso in Lamezia Terme, grazie alle diverse attività captative, corroborate da importanti riscontri e sequestri a carico dei soggetti coinvolti in qualità di pusher o assuntori, è emersa, progressivamente, una sempre più intricata rete di collegamenti, con la individuazione dei canali di approvvigionamento dello stupefacente, riconducibile alla più articolata organizzazione criminale, gestita da esponenti della famiglia Cracolici, egemone sui territori di Maida e Cortale, in grado di movimentare grossi quantitativi di narcotico del tipo marijuana e cocaina.
Nello specifico l’associazione, grazie alle influenze criminali vantate e ai rapporti intrattenuti con altri soggetti del reggino e del crotonese, era in grado di garantire la fornitura di stupefacenti a molti spacciatori del Lametino, alcuni dei quali già in precedenza destinatari di misura cautelari, in procedimenti della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro (c.d. “WAREHOUSE”, del febbraio del 2022, e c.d. “SVEVIA”, del febbraio del 2023).
L’associazione era riuscita a mettere in atto, anche con la compiacenza di un esponente delle forze dell’ordine destinatario della misura, un collaudato sistema di produzione della marijuana, diversificando le piantagioni in più siti ritenuti sicuri, localizzati in terreni situati a Lamezia Terme, Maida e Mesoraca.
In totale, sono state monitorate e sequestrate 5 piantagioni, per un totale di 4.600 piante di cannabis indica.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati tratti in arresto in flagranza per detenzione di stupefacenti 16 indagati e deferiti in stato di libertà altri 10 soggetti, nonché sequestrarti circa 150 chilogrammi di marijuana e diverse dosi di cocaina.
È emersa anche la disponibilità di armi da fuoco da parte di diversi soggetti monitorati, con il sequestro di 3 pistole clandestine e del relativo munizionamento.
In tale quadro, oltre alla capacità di garantire il sostentamento delle spese legali dei sodali progressivamente arrestati, veniva riscontrata anche la capacità del sodalizio di interferire nello svolgimento di un processo a carico di uno dei sodali, mediante false testimonianze con il solo fine di indurre in inganno il collegio giudicate ed ottenere sentenze di assoluzione.
La gravità indiziaria acquisita a livello cautelare ha riguardato, altresì, la struttura e il modus operandi di una ulteriore associazioni a delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti di varia tipologia, in particolare marijuana e cocaina, operante nel territorio del comune di Lamezia Terme, e organizzata mediante una struttura di spacciatori, in una intensa attività di commercializzazione della sostanza stupefacente, con spaccio diffuso dalla base logistica operativa – in via R. Il Guiscardo di Lamezia Terme – individuata, dal sodalizio, per la detenzione, l’occultamento, e lo smercio della sostanza stupefacente.

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