Sono una cinquantina le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Cosenza per un ‘giro’ di telefoni cellulari che sarebbero stati introdotti nel carcere cittadino tra l’ottobre del 2022 e giugno 2023 per consentire ai detenuti di comunicare con l’esterno.
Secondo quanto si è appreso la Procura, che ha notificato l’avviso di conclusione indagini, avrebbe fatto luce su 61 episodi che vedono coinvolti anche alcuni dei familiari delle persone recluse nell’istituto penitenziario.
Tra le persone indagate, oltre ad alcuni boss di ‘ndrangheta, c’è anche Nicola Campolongo, padre del piccolo “Coco” il bimbo ucciso e dato alle fiamme all’interno di un’auto dove si trovava insieme con il nonno Giuseppe Iannicelli e la compagna marocchina dell’uomo Ibis Taoussa nel gennaio 2024 a Cassano allo Ionio.(ANSA)