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Novembre,23,2024

Maria Elena Senese nuova segretaria generale della Uil Calabria

Maria Elena Senese è stata eletta segretario generale della Uil Calabria.
Lo hanno deciso, all’unanimità, le delegate e i delegati al Consiglio confederale dell’Organizzazione sindacale regionale durante i lavori, presieduti da Annarita Mancuso, che si sono svolti oggi a Maida e ai quali ha preso parte il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Già segretario generale della FenealUil Calabria, Maria Elena Senese raccoglie il testimone di Santo Biondo che, dopo dieci anni alla guida della Uil calabrese, lascia la regione per dedicarsi all’impegno sindacale nazionale dopo la sua elezione nella Segreteria generale della Uil.
“Un ringraziamento – ha detto Bombardieri nel suo intervento – agli operatori dell’Ital e del Caf, che ogni mattina aprono la saracinesca delle nostre numerosi sedi.
Ma grazie davvero per l’ottimo lavoro decennale a Santo Biondo, ormai autorevolmente impegnato in Segreteria nazionale, e auguri e un grande in bocca al lupo a Maria Elena Senese per la nuova importante responsabilità in questa splendida terra che è la Calabria e che vedrà al suo fianco il supporto di tutti”.
“In questi dieci anni – ha detto Biondo durante il suo intervento – abbiamo costruito una comunità, fatta di donne e di uomini, che ha lavorato tanto e che è pronta a lavorare tanto per il bene delle calabresi e dei calabresi. Una comunità che è pronta ad esercitare la giusta pressione sulla politica e le istituzioni per fare in modo che i tanti problemi della Calabria, a partire dalla sanità per finire alle infrastrutture, senza dimenticare i diritti civili e sociali di una terra bella ma difficile, vengano affrontati e risolti”.
“Dobbiamo stare in mezzo alle persone – ha detto Maria Elena Senese – dobbiamo ascoltare le loro richieste e trasformarle in soluzioni. Questa terra non può accettare l’interminabile emorragia di giovani che scappano verso il Nord o verso l’estero. Per questo impegneremo la Regione Calabria affinché riesca ad approntare un piano di sviluppo occupazionale e sociale che, non disdegnando la cura del fenomeno migratorio, sia in grado di riscrivere il presente e ridisegnare il futuro della Calabria”.(ANSA)

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