Facciamocene una ragione! La Serie C è la terza serie del calcio nazionale perchè, a differenza della A e della, B la qualità degli attori… è da terza serie. Così come anche gli arbitri che, tapini, oltre ad essere di terza serie non hanno nemmeno l’aiuto del Var. E così succede che la capolista Juve Stabia ottiene un rigore per un tiro da quasi 30 metri intercettato (forse) col braccio da Loiacono in area di rigore (forse) e che in chiusura di primo tempo sull’1-1 l’arbitro annulli un gol al Crotone, a tutti apparso regolare, per un fuorigioco non rilevato dall’assistente che è colui che nel campo è designato e pagato soprattutto per questo oltre che per i calci d’angolo, i falli laterali e qualche occhiata chissà mai qualcuno viene alle mani. E che l’arbitro, tornando negli spogliatoi per l’intervallo pare abbia detto “se ho sbagliato vi chiedo scusa”. E Zauli a fine gara dirà candidamente: mai visto annullare un gol per fuorigioco con il guardalinee con la bandierina abbassata. Dunque facciamocene una ragione anche per i direttori di gara come questo signore di Padova che allo Scida ha incanalato la partita in un pareggio. Il vantaggio di Candellone dal dischetto, il pareggio di Tumminello con una piccola furbizia ovvero la spintarella a Bellich che gli ha fatto perdere il tempo dello stacco di testa. Alla fine finisce in pareggio. Il Crotone è arrabbiato, la Juve Stabia ringrazia, salute e dà appuntamento alla gara di ritorno. Peccato perchè una vittoria, decisamente meritata dal Crotone per qualità e mole di gioco, avrebbe accorciato le distanze dalla testa e invece niente. Alla fine solo nervosismo, recriminazioni e senso di impotenza verso una categoria, quella degli arbitri, che sembra non essere all’altezza. Peccato.