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Crotone
Dicembre,23,2024

In coma dopo pestaggio, giudizio per autore sms per depistare

“Ho la camicia bianca”, un messaggio per depistare e defilarsi ma che causò lo scambio di persona che portò all’aggressione di Davide Ferrerio.
Ad inviarlo Alessandro Curto la cui posizione giudiziaria sarà discussa il prossimo 24 gennaio alla Corte d’appello di Catanzaro.
Curto, 32 anni, l’11 agosto del 2022 inviò il messaggio causando lo scambio di persona. Per tentato omicidio è stato condannato a 20 anni Nicolò Passalacqua, 22enne di Colleferro che aveva aggredito Ferrerio pensando fosse lo spasimante della ragazza alla quale anche lui faceva la corte.
Per quel messaggio, Curto era stato indagato per concorso anomalo in tentato omicidio, ma il gup di Crotone aveva deciso il non luogo a procedere. Decisione contro la quale il sostituto procuratore generale di Catanzaro Raffaella Scorza aveva presentato appello a maggio scorso sostenendo che “con la sua indicazione fuorviante Curto ha esposto il terzo malcapitato alla rabbia dei familiari della minore, che egli aveva potuto saggiare personalmente, avendo poco prima ricevuto minacce di morte. La condotta dello stesso è stata decisiva nella determinazione dell’evento, che era prevedibile ed evitabile”.
Curto aveva iniziato una relazione via social con M.P.
(accusata di concorso anomalo in tentato omicidio e nei confronti della quale è stata disposta la messa in prova dal gip del Tribunale dei minori di Catanzaro). Con la ragazza si scambiava messaggi usando un falso profilo social con il nome dell’ex fidanzato della giovane. Proprio l’utilizzo del nome dell’ex aveva portato la mamma della ragazza, A.P. (imputata di concorso anomalo in tentato omicidio) ad organizzare una sorta di trappola per scoprire chi ci fosse dietro il profilo. L’11 agosto era stato così organizzato un appuntamento al buio tra la giovane e l’uomo. Curto aspettava davanti al palazzo di giustizia quando ha visto arrivare M.P. (che non lo conosceva) insieme alla famiglia ed a Passalacqua. Capita l’antifona è riuscito a defilarsi e ha inviato il messaggio – “ho la camicia bianca”- alla giovane per distogliere da se le attenzioni. Lo stesso colore della maglia di Davide che, inconsapevole, stava passeggiando e che è diventato l’obiettivo dell’aggressione.(ANSA)

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