Inizia nel migliore dei modi l’anno scolastico del Liceo G.V. Gravina di Crotone. E’ giunta proprio in questi giorni, la notizia del conferimento del premio L’Alveare Confapi – VIII edizione. Il comitato scientifico della Confapi Calabria ha deciso di conferire al Gravina il Premio “per l’impegno profuso con il progetto “Misa Criolla” che ha visto i suoi studenti e il corpo docenti protagonisti di una magistrale esecuzione e per il progetto “Impresa Simulata”, volto a creare cultura imprenditoriale tra le giovani generazioni”. Questo premio ripaga il sacrificio degli studenti e dell’intero corpo docenti del liceo musicale che nel pieno dell’attività didattica, si sono cimentati sia nella preparazione e successiva esecuzione della “Misa Criolla” di Alvaro Ramirez che nell’”Impresa Simulata”. “La Misa Criolla -afferma il Dirigente Scolastico Antonio Santoro- nasce dalla volontà della nostra scuola di valorizzare l’educazione alla conoscenza di altre culture, il riconoscimento delle differenze e la potenzialità delle proprie radici identitarie. Fondamentale la visione in verticale del progetto che ha visto la collaborazione con il Coro delle voci bianche Anna Frank dell’I.C. Rosmini di Crotone e con il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza il cui Direttore, M° Francesco Perri, ha diretto i quasi 100 elementi tra orchestra e coro. I docenti che hanno curato il progetto hanno individuato un percorso di tradizione latino-americana, contaminato da incursioni della tradizione popolare calabrese. Gli studenti coinvolti si sono avvicinati quindi alla Word Music, che è la mescolanza delle diverse musiche del mondo. Il secondo progetto premiato da Confapi è “l’Impresa simulata”. Ormai da tre anni il liceo musicale è anche “impresa” con la nascita della GAM (Gravina Artists Management) che ha un suo statuto e che si pone l’obiettivo di far crescere studenti che possano diventare imprenditori culturali, capaci di mettere in pratica il senso del loro studio quotidiano. Questo riconoscimento ci fa capire che ci stiamo muovendo nella giusta direzione, suonare e cantare insieme tra diversi, ricercare un’armonia che non giace polverosa negli spartiti ma si fa voce, e soprattutto che viene capita e percepita all’esterno della nostra comunità scolastica, ci gratifica molto. È una sfida bellissima, per quanto difficile, raccontare e progettare un’impresa simulata che è diventata nel nostro liceo –conclude Santoro- un’impresa possibile”.