Bisogna revocare e riaprire il bando del concorso pubblico per Istruttore Direttivo addetto alla comunicazione nell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto.
Lo chiede la Figec Cisal con un comunicato a firma di Antonietta Marazziti.
” La mia sorpresa, afferma la fiduciaria provinciale della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, è dettata dalla mancanza di adeguata pubblicità a questa selezione pubblica. Il bando, infatti, è stato reso disponibile per un breve periodo di soli 10 giorni (il tempo minimo previsto dal nuovo regolamento sui concorsi pubblici), con una scadenza fissata per il 7 agosto. Sorprendentemente, la pubblicazione è avvenuta esclusivamente sull’albo pretorio dell’ente e nella sezione Amministrazione Trasparente. È importante sottolineare che non vi è alcuna traccia di comunicazione riguardante questa procedura di selezione sulla homepage dei siti istituzionali della Provincia di Crotone e dell’Area Marina Protetta, né su alcun canale ufficiale dei social media dell’ente.”
Considerando il contesto locale, caratterizzato da un elevato tasso di disoccupazione e da una storia di emigrazione giovanile, ci si aspetterebbe un impegno massimo da parte della Pubblica Amministrazione nel garantire la dovuta pubblicità a un concorso pubblico. Tale iniziativa avrebbe potuto attrarre un numero significativamente più ampio di candidati elevando la rosa delle professionalità messe a disposizione dell’Ente e, soprattutto, avrebbe rappresentato una buona occasione per dimostrare che la Provincia di Crotone è interessata a pubblicizzare al massimo le opportunità di lavoro, soprattutto quelle finalizzate a valorizzare il territorio. È innegabile, infatti, che un processo di selezione equo richieda un’adeguata divulgazione offrendo a tutti gli interessati di partecipare alle selezioni bandite dalla Pubblica Amministrazione.
Non a caso, alla selezione hanno presentato domanda di partecipazione soltanto 19 persone e di esse ben 8 sono state escluse per la mancanza dei requisiti richiesti.
La Figec Cisal Crotone, pertanto, stigmatizza l’adeguata pubblicizzazione della selezione per la quale, tra l’altro, sarebbe stato sufficiente coinvolgere il sindacato per garantire equità nelle modalità procedurali e nei contenuti del bando, oltre che per assicurare un’equa e corretta comunicazione delle opportunità di lavoro.
Inoltre, è fondamentale evidenziare che il bando in questione non fornisce alcuna informazione dettagliata riguardo alle mansioni che il vincitore della selezione dovrà svolgere. Aspetto, questo, cruciale e strettamente collegato ai requisiti specifici richiesti. La denominazione “Addetto alla Comunicazione” risulta, infatti, estremamente generica, abbracciando una vasta gamma di attività che richiederebbero competenze specifiche e adeguate. Quel che è certo è che, così come formulato, il bando esclude la possibilità di far svolgere al vincitore attività giornalistiche, con particolare riferimento alla redazione di comunicati stampa ed a tutte le attività di informazione e ufficio stampa. In tal caso, infatti, nel rispetto della legge 150/2000 è obbligatorio richiedere tra i requisiti specifici l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti.
La lettera, inviata al Presidente della Provincia di Crotone, si chiude esortando l’ente a sospendere in autotutela il concorso in oggetto e valutare la possibilità di revocarlo per riaprire i termini del bando specificando le mansioni che l’addetto dovrà svolgere ed eventualmente rettificando i requisiti di ammissione alla selezione.