Il “mondiale” del Crotone, così come Zauli aveva etichettato questa avventura playoff, è iniziato nel peggiore dei modi. Una salita che non sembrerebbe difficile da scalare ma… E allora riordiniamoci. Da Foggia, nell’esordio della seconda fase nazionale dei playoff, il Crotone torna a casa con una sconfitta, l’ennesima contro i satanelli verrebbe da dire, maturata nella ripresa dopo un primo tempo nel quale il controllo del gioco e il possesso palla quasi tuttop di marca calabrese, avevano fatto sperare in una gara senza troppe difficoltà.Di fronte un Foggia appesantito da tre partite già disputate e con un carico di ammonizioni non indifferente che però non ha mai sofferto e mai dato l’impressione di star lì per cedere da un momento all’altro. Bravo Delio Rossi per aver lavorato soprattutto sulla testa dei suoi ragazzi e paradossalmente la sosta sembra aver fatto più danni al Crotone che non l’aver giocato ogni 4 giorni al Foggia. L’assenza di D’Errico si è vista e sentita soprattutto in quei frangenti in cui la squadra aveva bisogno di un leader in campo, uno uomo di classe capace dell’invenzione, della genialata. E invece niente. Niente idee, tutto grigio e anche una condizione fisica preoccupante se è vero che mai un rossoblù è riuscito a saltare l’uomo (tranne qualche rara volta Tribuzzi) e soprattutto i foggiani arrivavano sempre prima sul pallone per non parlare degli anticipi dei difensori sugli attaccanti rossoblù. Annientato Chiricò, cancellato Gomez così come D’Ursi in una gara nella quale il Crotone non ha mai tirato nello specchio della porta. Il Foggia lo ha fatto, un paio di volte, e ha ottenuto il gol che gli consente di andare a Crotone con un piccolo vantaggio. E nemmeno i cambi hanno dato il risultato sperato: Kargbo è entrato nervoso, gli esterni non hanno trovato modo e tempo per spingere così come Carraro che ha rilevato Vitale che sull’azione del gol si è letteralmente dimenticato Peralta libero di calciare a rete in solitudine. C’è poi il dubbio sul pareggio cancellato dalla segnalazione dell’assistente ma sembra che Cuomo tocchi anche se di poco la palla per Golemic. Poi nervosismo, approssimazione e anche un po’ di crampi come ha sottolineato Zauli a fine gara. Ora il ritorno mercoledì prossimo. Se prima era un impegno non facile adesso è diventato difficile, soprattutto se D’Errico resterà ancora ai box. Ma la fiducia è tanta e magari l’aver rotto il ghiaccio con la prima gara, anche se terminata con una sconfitta, possa ritornare utile per Branduani e compagni.