In questo fine settimana si svolgono le giornate FAI di primavera, la manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle <strong>visite a contributo libero</strong> <strong>proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città</strong>, la maggior parte dei quali <strong>solitamente inaccessibili o poco conosciuti, </strong>in Calabria sono 13 i luoghi da visitare, oggi vi portiamo a: San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria.
SAN FERDINANDO: DA CENTRO BORBONICO A SNODO DEL MEDITERRANEO
Immerso tra gli agrumeti della Piana di Rosarno, non lontano dal grande snodo portuale di Gioia Tauro, il centro di San Ferdinando conserva preziose testimonianze del suo passato borbonico. L’interno impianto urbanistico, arricchito da singolari monumenti e opere d’arte connotano questo comune della costa tirrenica calabrese, sorto sul mare davanti alle isole Eolie grazie all’intraprendenza imprenditoriale del Marchese Vito Nicola Nunziante, generale al servizio dei Borbone, morto nel 1836.
San Ferdinando porta il nome di Ferdinando IV di Borbone, che ne aveva sponsorizzato lo sviluppo, in concomitanza alla bonifica della piana di Rosarno. A realizzare l’impresa era stato il Generale Vito Nicola Nunziante (1775 – 1836), fondatore del centro calabrese e della dinastia dei marchesi di San Ferdinando, promotori, tra Otto e Novecento, delle più importanti committente artistiche dell’abitato e della trasformazione del suo paesaggio, tra i primi centri agrumicoli del Sud Italia.
Il patrimonio culturale è strettamente legato alla dinastia dei Marchesi Nunziante. Il paese fu progettato agli inizi dell’Ottocento dallo stesso generale borbonico, Vito Nunziante a cui si deve anche la realizzazione della chiesa del Perdono, cappella funeraria dell’illustre casato. Ai Nunziante si deve inoltre non soltanto la trasformazione del paesaggio, divenuto tra i principali centri agricoli della Calabria borbonica ma anche la committenza delle più importanti imprese storico artistiche.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Apre la visita il monumento in bronzo realizzato nel 1920 da Francesco Jerace (1853-1937) per celebrare contemporaneamente la memoria dei caduti sanferdinandesi del primo conflitto mondiale e del sottotenente di vascello Vito Nunziante, morto eroicamente l’11/12/1916, nell’affondamento della nave Regina Margherita. Il percorso ci porterà nella chiesa del Perdono, cappella funeraria dei Nunziante, dei primi anni Trenta dell’Ottocento. Poi si visiterà la chiesa di San Ferdinando, decorata nell’abside da una pittura a secco del pittore calabrese Giuseppe Armocida (Monasterace 1806 – Roma 1882), che riproduce il famoso dipinto raffigurante gli ultimi momenti di agonia di San Ferdinando, dell’artista andaluso Virgilio Mattoni de la Fuente (1842 -1923). Il percorso ci porterà infine nella Colonia Nunziante, orfanotrofio voluto dai marchesi calabresi, a cui si deve la nascita di questo piccolo borgo, divenuto uno dei più importanti centri agricoli della regione. Ultima tappa il lungomare.
VISITE A CURA DI
Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico Statale “Michele Guerrisi” Cittanova (DS Dr.ssa Clelia Bruzzì; Docenti prof.sse Luana De Santis, Maria Antonietta Iorianni e Manuela Cosentino)
VISITE IN LINGUA STRANIERA
Inglese