Domenica 26 marzo, a un mese esatto dalla tragedia di Steccato di Cutro (KR), dalle ore 11:30 fino al tramonto quella spiaggia sul Mar Ionio diventerà luogo poetico.
“ARITHMOS – KR46M0, KR14F9” è il titolo dell’opera collettiva, pensata da Giancarlo Cauteruccio, che prenderà vita proprio su quel tratto di mare in cui tante vite sono drammaticamente finite. L’azione poetica sarà costruita sul posto per testimoniare il rifiuto di inaccettabili morti, per non dimenticare.
Cauteruccio si è appellato a tutti gli artisti delle terre di sbarco, calabresi e siciliani, affinché potessero incrociare i loro sguardi, cedere la sensibilità e farne opera creativa, per rendere testimonianza attiva a un evento tragico che deve restare nella memoria collettiva. Sarà la bellezza nelle sue varie espressioni artistiche (musica, poesia, teatro, danza, canto..) a contrapporsi al dolore, sarà essa a generare una piccola e potente speranza nella complessa condizione umana.
Svariati artisti calabresi e di altre regioni hanno aderito a questa chiamata alle arti, per creare un rito condiviso che possa offrire nuova armonia a un luogo di struggente e selvaggia bellezza, ora noto come luogo di morte e di straziante sofferenza.
L’arte calabrese e non solo, risponde così all’appello di quella umanità che arriva dal mare, alla ricerca incessante di pace, giustizia, libertà e pane.
Crotone e i numeri, Crotone e Pitagora.
Arithmòs è il numero e vuole richiamare i numeri pitagorici della scuola fondata a Crotone da Pitagora. Qui egli insegnava l’importanza del numero nella sua valenza misterica, spirituale e scientifica. Qui oggi il numero è diventato valenza del tragico.
KR46M0 e KR14F9 sono i numeri di serie posti su due delle piccole bare bianche, sono i nuovi nomi di un neonato e una bambina che, morendo in un mare lasciato incustodito, hanno perso vita e nome proprio. Con il loro naufragio di morte, naufraga il cuore dell’umanità.
Gli artisti saranno presenti sulla spiaggia di Steccato di Cutro per osservare e ascoltare il mare, intonando un canto di corpi, parole e azioni, perché l’arte resta un valore in grado di travalicare confini e pregiudizi, perché l’arte crea il nutrimento delle anime, è consolatio del tragico.
Giancarlo Cauteruccio, tornato a vivere da due anni in Calabria, sua terra-madre, aspetterà l’arrivo degli altri artisti seduto sulla battigia della spiaggia di Steccato, guardando il mare.
Insieme a tutti gli altri artisti egli condividerà le opere, le azioni, le parole, la musica, per proporre infine, alle 17:30, l’azione poetica collettiva. Un’occasione necessaria per la cultura e l’arte calabrese, affinché da qui si possa fondare una comunità per salvaguardare arte, bellezza e crescita per questa terra. Una terra che proprio attraverso la cultura potrà guidare le nuove generazioni verso un più giusto futuro.
Tra le tante adesioni : l’Orchestra Sinfonica della Calabria con il direttore Francesco Ledda, l’attore Peppino Mazzotta, gli artisti del Festival Armonie d’Arte, il cantautore Peppe Voltarelli, l’attore Saverio La Ruina, Lindo Nudo con Rossosimona e gli allievi del laboratorio, lo chansonnier Massimo Ferrante, la Compagnia Teatro della Maruca, l’attore Angelo Gallo, il giovane musicista catanese Riccardo Leotta, l’artista Raffaella Leda, l’attrice Laura Marchianò, lo scrittore Marco Ciconte, l’artista e regista visual Massimo Bevilacqua, il fotografo Angelo Maggio, l’autrice teatrale AnnaGiusi Lufrano, la Compagnia bolognese Archivio Zeta, la fotografa Ivana Russo, lo scrittore Giuliano Compagno, l’attore Dario Natale.