Dopo il triplice fischio della gara di Picerno che il Crotone ha pareggiato per 1-1, avanza l’idea che la formazione rossoblù abbia staccato la spina, abbandonato il miraggio promozione diretta e che si stia cominciando a lavorare in ottica playoff. Che non è un fattore negativo, diciamola tutta, perchè oggettivamente recuperare tutto quel ritardo sul Catanzaro in questo momento della stagione non appare salutare. Nel senso che se lo sforzo profuso per acciuffare la vetta non dovesse bastare in che condizioni si arriverà ai playoff? Alzi la mano chi non ha fatto questo ragionamento e crediamo lo stia facendo anche Zauli. E allora ecco in campo avvicendamenti, rotazioni, sperimentazioni in vista del futuro. Perchè è vero ed è giusto che tutti, a cominciare da Zauli, in casa Crotone dicono che l’idea del primo posto non è stata abbandonata ma inconsciamente invece è proprio così. A Picerno si è visto ad un brutto primo tempo, brutta prestazione di Kargbo che è rimasto dove lo avevamo lasciato. Giusto farlo giocare perchè in ottica playoff, e in forma perfetta aggiungiamo noi, può essere un valore aggiunto. C’è poi anche la condizione di non affondare i tackle più di tanto per evitare problemi e infortuni, tutto lecito per carità, se servirà ad arrivare alla partenza dei playoff tirati a lucido. E allora lasciamo stare critiche a questo o a quello, fare il paragone tra Zauli e Lerda perchè se fosse rimasto il piemontese nervoso in panchina sarebbe stata la stessa cosa perchè il Catanzaro con Zauli o con Lerda, non si acciuffa più. E dunque diciamola tutta: è iniziato il ritiro pre-playoff nel quale il Crotone giocherà e proverà a vincere ancora otto gare tra le quali il derby della prossima settimana. Ma non c’è nessun obbligo nel vincerle tutte (sarebbe bello naturalmente) ma l’obbligo è arrivare agli spareggi al massimo della forma e del potenziale.