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Novembre,27,2024

I numeri di Ossigeno: aumentano querele e cause temerarie

Da gennaio a settembre sono stati rilevati da Ossigeno per l’informazione, l’osservatorio non governativo sui giornalisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza, 173 episodi di intimidazioni e minacce nei confronti di 564 operatori dei media (giornalisti, blogger, video operatori). Il 29% è costituito da donne, e di queste un terzo subisce violenze di genere. Un andamento diverso perché si fa riferimento a tipologie di intimidazioni più ampie rispetto al report del Ministero dell’Interno diffuso il 6 dicembre dal Centro di coordinamento sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. Secondo il Centro sono 84 gli episodi intimidatori commessi in Italia nei primi nove mesi del 2022, rispetto ai 162 registrati nello stesso periodo del 2021, con una flessione del 48%”. Le vittime sono 74 professionisti dell’informazione, tra i quali 21 donne e 53 uomini. Le regioni più colpite sono “Lazio, Lombardia, Campania, Calabria e Toscana. Partendo dai dati del Ministero dell’Interno la situazione appare migliorata rispetto al 2021. I dati di Ossigeno per
l’informazione vanno in un’altra direzione. Come è messo in evidenza con un’analisi più approfondita, la contraddizione è solo apparente, e aiuta a leggere più in dettaglio l’andamento del fenomeno, caratterizzato da una diminuzione delle denunce e da un aumento
delle querele e delle cause temerarie.

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