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Crotone
Novembre,23,2024

Il Crotone inciampa allo Scida con la Gelbison. Lo salva Chiricò. E se il Catanzaro vince a Foggia…

Tanto va la gatta al lardo… E lo zampino il Crotone stava per lasciarglielo per intero contro la neopromossa Gelbison alla nona gara casalinga. I rossoblù aggiungono un solo punto alla classifica che ora è a quota 42 ma se il Catanzaro a Foggia fa la capolista come finora ha fatto il distacco si dilaterà fino a otto lunghezze. Roba da mordersi le mani. Anche se il Catanzaro dovesse perdere c’è da recriminare perchè al posto di 5 i punti potevano essere tre. E invece, dopo una serie di gare incolori e quasi brutte da guardare ma sempre vinte grazie all’estro e alla classe dei calciatori, ecco arrivare il primo mezzo passo falso. Perchè se Chiricò è in giornata no e riesce a fare solo un gol e una o due giocate ecco che ci sono partite che non le vinci e rischi di perderle. Allora andiamo per ordine. Ancora un centrocampo a tre al cospetto de corposo quintetto avversario che dopo una decina di minuti di gioco ha cancellato le fonti del gioco del Crotone. Fatto di due palleggiatori non in serata fantastica (Petriccione e Carraro) e di un pedalatore che da qualche settimana tira il fiato. Ecco dunque che Fornito e compagni vanno a nozze. Tappano le fasce, interrompono le linee di passaggio e comandano il gioco come in altre abbiamo visto anche on altre partite. Questa volta però è andata male e per fortuna che non è andata malissimo. Anche se la Gelbison ha tirato poco in porta (Fornito sul gol e poco altro) il Crotone ha fatto pochissimo. Zero tiri nello specchio nel primo tempo e un’ora senza trovare sbocco alla manovra. Lo avevamo detto in altre occasioni che il gioco e il centrocampo del Crotone non era convincente. Prendiamo Carraro per esempio. Ce lo ricordiamo solo per il gol su punizione segnato al Crotone con la maglia del Cosenza lo scorso anno. Poi zero. Anche contro la Gelbison una sorta di compitino, passaggi elementari, senza un flash di genialità, piatto. Poi se si sbagliano le uscite dalla difesa e si becca anche gol e allora diciamolo. Non ce ne voglia Lerda che giustamente reclama la bontà del suo lavoro ma anche chi sta difronte a lui e scrive ha il sacrosanto diritto di raccontare ciò che si vede. Che spesso, almeno in questa stagione, è molto distante dalla veduta del tecnico. Che non rinnega le proprie scelte ma se i risultati sono questi allora occorre rivedere molte cose.

CROTONE 1
GELBISON 1
MARCATORI Fornito (G) all’8’, Chiricò (C) al 26’ s.t.
CROTONE (4-3-3) Dini 6; Calapai 5 (dal 41’ s.t. Tumminello s.v.), Papini 5, Golemic 5,5, Mogos 5; Awua 5 (dal 1’ s.t. Pannitteri 5,5), Carraro 5, Petriccione 5; Chiricò 7, Bernardotto 5 (dal 17’ s.t. Gomez 6), Kargbo 4,5 (dal 1’ s.t. Tribuzzi 5) (Branduani, Gattuso, Giron, Cuono, Bove, Giannotti, , M. Vitale, Rojas, Crialese, Panico). All. Lerda 5
GELBISON (3-5-2) D’Agostino 6; Gilli 6, Cargnellutti 5, Loreto 5; Nunziante 6, Foresta 6,5 (dal 27’ s.t. Graziani s.v.), Uliano 6, Fornito 7 (dal 43’ s.t. Savini s.v.), Onda 6 (dal 37 s.t. Papa s.v.); De Sena 5,5 (dal 35 s.t. Marogn), Sane 6 (dal 27’ s.t. Kyeremateng s.v.) (S. Vitale, Mesisca, Citarella, Paoloni, Faella) All. De Sanzo 7
ARBITRO Caldera di Como 6
NOTE paganti 804, abbonati 3.422, incasso 11.855,62 euro. Espulso Cargnellutti per doppia ammonizione al 32’ s.t. Ammoniti Mogos, D’Agostino. Angoli 5-6

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