Con un esposto alla Procura della Repubblica, l’associazione Codici interviene sul
sequestro preventivo di oltre 75 tonnellate di pellet eseguito dalla Guardia di Finanza.
Su disposizione del Gip del Tribunale di Crotone, che ha accolto la richiesta della
Procura, le Fiamme Gialle hanno indagato il titolare di un’impresa boschiva ed il
dipendente di un laboratorio di analisi locale. L’accusa è di contraffazione e frode in
commercio.
“Un plauso alla Guardia di Finanza ed agli inquirenti per l’intervento – dichiara Ivano
Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ancora più importante in un momento
come questo in cui l’acquisto di pellet sta registrando un incremento notevole in virtù
del caro bollette e, quindi, della ricerca di soluzioni alternative per contenere le spese.
Questa vicenda è un avviso per tutti i consumatori. Sui sacchi di pellet sequestrati era
riportato un noto marchio di certificazione europea, sinonimo di garanzia di qualità, e
un potere calorifico dal valore notevolmente superiore a quello reale. Tutto ciò per dire
che bisogna fare attenzione quando si acquista pellet, sia in negozio che online. Le
truffe, purtroppo, sono sempre più frequenti, complice l’aumento della domanda”.
Codici ha predisposto un esposto alla Procura e seguirà la vicenda per tutelare i
consumatori. In caso di problemi con l’acquisto di pellet è possibile contattare lo
Sportello Nazionale dell’associazione al numero 06.55.71.996 o all’indirizzo
segreteria.sportello@codici.org oppure rivolgersi a Codici Calabria, telefonando al
numero 0964.19.46.106 o scrivendo a codici.siderno@codici.org.