Pasquetta all’insegna del tempo incerto e di piogge sparse su varie zone della regione, con temperature in ribasso, in Calabria. Dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia da Covid, anche quest’anno molti calabresi hanno dovuto rinunciare alla tradizionale gita fuori porta ed ai pic nic all’aperto. In Sila si è anche rivista la neve, con le principali cime imbiancate. Viste le condizioni, molti hanno così optato per il pranzo a casa, ma sono andati bene anche ristoranti e agriturismi, con molti locali che hanno fatto registrare il tutto esaurito. 11 milioni e mezzo secondo Coldiretti gli italiani che hanno approfittato delle festività di Pasqua per trascorrere un po’ di vacanza fuori casa, ma molti di più hanno colto l’occasione della Pasquetta per una gita fuori porta in giornata. Il 95% è rimasto in Italia. Uno su tre all’interno della propria regione di residenza. Sul podio come sempre il mare e le città, da montagna e campagna. Con la crisi che pesa sulle tasche dei cittadini, gli alloggi più gettonati sono stati le case di proprietà, di parenti e amici, che hanno superato gli alberghi. Al terzo posto gli agriturismi, spinti dalla voglia di stare all’aria aperta ma anche della riscoperta del buon cibo. Peccato per condizioni climatiche non proprio favorevoli in Calabria, ma si è trattato di un banco di prova estremamente positivo che spinge all’ottimismo per il prossimo ponte del 25 aprile, per il primo maggio ma soprattutto per l’estate.