La spesa sanitaria dell’intero comparto delle Regioni passa dai 122,1 miliardi di euro del 2018 ai 136,7 del 2020, concentrandosi per lo più nella parte corrente del bilancio, in linea con lo scenario pandemico che ha reso necessario l’abbandono delle logiche di contenimento. Lo scrive la Corte dei Conti nella “Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni”. La situazione 2020 della finanza regionale va inquadrata nell’eccezionalità del quadro pandemico e dei suoi riflessi sui bilanci degli enti, con una riduzione di alcune entrate e maggiori esigenze di spesa. Gli interventi statali hanno compensato gli effetti negativi connessi alla perdita di gettito ed al sostegno alla spesa sanitaria. Le Regioni a statuto ordinario hanno registrato un lieve incremento delle entrate correnti grazie ai maggiori trasferimenti statali. Ma è carente la capacità di programmazione per la parte in conto capitale, con tempi di realizzazione degli interventi troppo lunghi.