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Novembre,29,2024

COMUNI, ALLARME DEGLI ASSESSORI AL BILANCIO DELLE GRANDI CITTÀ

Gli assessori al bilancio delle grandi città lanciano l’allarme e chiedono al governo risposte urgenti nel prossimo decreto emergenze, perché senza un intervento normativo molti bilanci di Comuni di ogni dimensione rischiano di andare in squilibri. È quanto emerso durante la riunione degli assessori che hanno fatto il punto sui problemi principali dei bilanci comunali. Milano, Venezia, Bologna, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Firenze e Genova chiedono per prima cosa l’integrazione dei fondi a sostegno del caro bollette, per almeno il doppio di quanto già stanziato, cifra già ad oggi del tutto insufficiente. Gli assessori inoltre sono preoccupati per l’impatto sulla spesa corrente dei costi per l’accoglienza dei profughi ucraini su cui il governo ha stanziato 428 milioni, di cui però nemmeno un euro è arrivato ai Comuni. Sostegno viene chiesto anche per avere “una maggiore flessibilità per l’utilizzo degli avanzi di amministrazione, per far fronte alla coda dell’emergenza Covid e al caro bollette”. Infine, chiedendo subito l’avvio del processo di ristrutturazione del debito che i Comuni attendono da quasi tre anni e che dovrebbe portare benefici anche sui bilanci 2022-2024, gli assessori delle grandi città auspicano anche per quest’anno “il mantenimento del clima di fiducia tra comuni e governo. Questo clima – ribadiscono – ha reso possibile affrontare efficacemente la pandemia e deve essere preservato di fronte a emergenze di grande portata, attraverso lo stanziamento immediato di almeno 400 milioni di euro e l’introduzione di ampie flessibilità nelle regole contabili”.

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