Nonostante in Calabria non manchino esperienza, competenza e tecnologia, la percentuale delle nascite ottenute grazie alla procreazione medicalmente assistita è poco più dell’1% contro, ad esempio, il 7% della Lombardia. Il problema è dunque di natura organizzativa. Il dato è emerso dal terzo Congresso regionale della Siru, la Società Italiana di riproduzione umana, svoltosi a Cosenza e che ha concluso i lavori con una tavola rotonda dedicata alla realtà calabrese. “Da qui – si afferma in un comunicato – la necessità di una rete efficace ed efficiente, che dalla medicina di base, passando per la specialistica, accompagni la coppia fino ai centri specialistici ad alto flusso in grado di fornire prestazioni di qualità e ad alte probabilità di esito finale positivo. Basti pensare, infatti, che grazie agli strumenti diagnostici e terapeutici oggi a disposizione, rispetto a tutta la popolazione infertile, una coppia ha mediamente un 20% di possibilità di successo’. Percentuale che può raggiungere il 35% nel caso di pazienti selezionate con fattori prognostici positivi”. “Abbiamo svolto un confronto molto interessante – ha detto il professore Stefano Palomba, coordinatore scientifico del congresso – perché é servito, in primo luogo, a selezionare i Centri che realmente sono interessati ad una politica sanitaria efficiente. Ci siamo confrontati sulla necessità di avere protocolli e linee di indirizzo condivise al fine di offrire in Calabria un servizio di qualità attraverso una rete riproduttiva che, con moduli standard formativi, possa proporsi in seno ai singoli Ordini dei medici per coinvolgere sanitari di medicina generale e specialisti territoriali. Dopo l’attivazione dei Lea e l’istituzione di Centri di riferimento per la diagnosi e la cura dell’infertilità di coppia, l’impegno della Siru sarà quello di intervenire sulle Direzioni sanitarie e sulle Unità operative complesse”. “Un percorso sicuramente difficile – é detto ancora nella nota – lungo il quale la Siru potrà contare anche sulla piena disponibilità del Governo regionale, espressa dall’assessore Gianluca Gallo, intervenuto al congresso in rappresentanza del presidente Roberto Occhiuto”.