Putin parla alla nazione e annuncia il riconoscimento del Donbass. Un gesto che rappresenta una escalation della crisi ucraina. Il presidente russo ha deciso di riconoscere immediatamente l’indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine di Lugansk e Dontesk e lo ha fatto firmando al Cremlino, in diretta tv, il riconoscimento con i leader delle due entità del Donbass. “Se c’è un’annessione, se c’è un riconoscimento, ci sono le sanzioni, tenendo presente della procedura” necessaria. “Io presenterò un pacchetto di misure, che vanno approvate dal Consiglio Affari Esteri Ue all’unanimità”, ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell. “L’Ucraina non è un Paese confinante, è parte integrante della nostra storia e cultura”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv. “La situazione in Donbass è diventata critica”, ha detto ancora. “Minacce permanenti sono arrivate dalle autorità ucraine per quanto riguarda l’energia – ha detto Putin -. Continuavano a ricattarci sulle forniture energetiche e sono questi gli strumenti che hanno utilizzato nelle trattive con l’occidente”. “L’Ucraina ha sempre rifiutato di riconoscere i legami storici con la Russia e non c’è da meravigliarsi quindi per quest’ondata di nazismo e nazionalismo” in questo Paese. Poi ancora: “L’Ucraina ha già perso la sua sovranità”, diventando serva “dei padroni occidentali”, ha aggiunto Putin.