Il gup del tribunale di Reggio Calabria Maria Rosa Barbieri ha inflitto cinque anni e quattro mesi di reclusione al senatore di Forza Italia Marco Siclari per voto di scambio politico-mafioso. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a quattro anni di reclusione. Secondo il procuratore aggiunto di Catanzaro Giulia Pantano, – all’epoca dei fatti sostituto della Dda di Reggio Calabria – Siclari, nell’ambito dell’inchiesta “Eyphemos” contro il “locale” di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte, collegato alla cosca Alvaro, avrebbe accettato l’appoggio elettorale della ‘ndrangheta in occasione delle elezioni politiche del 2018, impegnandosi a far trasferire da Napoli a Messina una donna impiegata alle Poste imparentata con il boss Natale Lupoi, fatto che avvenne. Siclari, a cui avrebbe fatto da intermediario con le cosche l’ex consigliere provinciale di Forza Italia Giuseppe Antonio Galletta, aveva ricevuto circa ottocento voti a Sant’Eufemia d’Aspromonte, doppiando il candidato del Movimento Cinque Stelle. Secondo la Procura distrettuale di Reggio Calabria, coordinata da Giovanni Bombardieri, la squadra mobile, allora diretta da Francesco Rattà, sarebbe riuscita a provare l’interessamento del parlamentare a distanza di qualche mese dal successo elettorale, sfociato nel trasferimento dell’impiegata postale da Napoli a Messina.

