Volevano salvare il loro uliveto dalle fiamme: così una donna ed il nipote, di 53 e 34 anni, sono morti a causa dell’ incendio di San Lorenzo. Travolti dalle fiamme. I cadaveri, completamente carbonizzati, erano all’interno dell’uliveto, vicino a un mezzo agricolo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e i carabinieri. L’incendio si é verificato in località “Gutta”, nell’area del Parco nazionale d’Aspromonte, un affascinante polmone verde gravemente oltraggiato negli ultimi giorni da un numero impressionante di roghi. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha avviato un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità per la morte dei due. Inchiesta che non potrà non riguardare anche le cause dell’incendio, sicuramente di origine dolosa. Anche se le speranze di individuare chi ha appiccato le fiamme, che si sono estese rapidamente, sono ben poche. E si fa sempre più critica la situazione degli incendi in tutta la Calabria. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, è “in contatto con i tutti sindaci che stanno fronteggiando in prima linea questa grave emergenza”. È un momento drammatico per moltissimi territori della Calabria e per molti nuclei familiari. Calabria Verde, Protezione civile, Prefetture, Vigili del fuoco, Volontari, stanno compiendo un grande sforzo. Lavorano senza sosta per circoscrivere i roghi e mettere in sicurezza i centri abitati, le coltivazioni e la macchia mediterranea. Non è facile e, di certo, la nuova ondata di caldo torrido in arrivo non faciliterà il loro compito”. In particolare a Cosenza, Reggio Calabria e Crotone. 65 interventi nelle ultime 12 ore, 5 Canadair al lavoro tra Bagaladi, Condofuri e Badolato.