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Crotone
Novembre,23,2024

MARRELLI HOSPITAL: "INESATTE ALCUNE AFFERMAZIONI DELLA CGIL"

Apprendiamo di una conferenza stampa convocata dai rappresentanti della CGIL Crotone, proprio il giorno dopo dell’accordo di flessibilità siglato tra il Marrelli Hospital, Confindustria e le firme sindacali Cisl e Uil. A nostro avviso, però, nel corso di questa conferenza stampa si sono dette cose inesatte, non vere e faziose rispetto al contesto e rispetto al fatto più importante: oggi c’è a Crotone un imprenditore che sta portando avanti un progetto difficile e che sta offrendo nuovi posti di lavoro. Reso ancor più difficile dal contesto dell’intero territorio calabrese. Un’azienda che nonostante i ritardi e l’iter tortuoso non si vuole tirare indietro ed ha deciso di proseguire, portando avanti con determinazione e forza il suo progetto, dal quale ne trarrebbe vantaggio l’intero territorio crotonese, e non solo. Tra l’altro, vorremmo sottolineare che l’azienda, Marrelli Hospital, ancora senza l’autorizzazione sanitaria si è battuta per portare avanti un piano di assunzioni, ancora evidentemente non compreso.
Di fronte a queste premesse, però ci dispiace e mortifica l’atteggiamento dei rappresentanti sindacali della stessa Cgil, che in tutta la loro discussione non citano il fatto più importante ovvero che si tratta di una fase iniziale in cui probabilmente non ci sarà lavoro a sufficienza per tutti, che non ci sono fondi pubblici, e che l’azienda sta facendo (rispetto alle condizioni generali che hanno coinvolto questo progetto) ancora una volta uno sforzo immane. Ma il problema, probabilmente, sta altrove e a dimostrazione di questo è giusto evidenziare che solo qualche settimana fa il rappresentante crotonese della Cgil (Settore Sanità) pubblicava una nota di fuoco contro la sanità privata sotto intendendo proprio la vicenda autorizzativa del Marrelli Hospital e palesando oggi un vero e proprio preconcetto sull’intero caso.
Detto questo, respingiamo alcune cose non vere dette in conferenza stampa. Primo fra tutti, vorremmo ricordare che le condizioni contrattuali siglate sono relative ad un periodo di start up che come la cronaca, ormai, ha ben evidenziato sono dettate da una grande incertezza e rischio, per motivi non attinenti all’azienda. Quanto tempo passerà ancora prima che l’azienda avrà il via libera per iniziare a lavorare? Quanto tempo passerà prima che l’azienda potrà accettare all’interno i primi ricoveri? E dopo l’autorizzazione, quanto tempo passerà prima che potrà essere accreditata?
Ci teniamo a precisare che l’azienda si è preoccupata di selezionare e contrattualizzare un numero di figure sanitarie ed operatori di gran lunga superiori a quelli previsti dai requisiti standard regionali sul personale (Legge 24/2008) al solo fine di avviare da subito un team il più completo possibile e di raggiungere, in breve tempo, livelli elevati di qualificazione che possano corrispondere ad un elevato standard di erogazione delle prestazioni sanitarie da rendere, proprio secondo la filosofia del Marrelli Hospital, anche per quelle specialità che non saranno da subito erogate, ma che lo potranno essere all’interno dell’ampliamento dell’immobile oggi in fase di realizzazione.
Così come fu fatto con la DATEL, il contact center del gruppo Abramo, nel 1997, questo accordo è preassuntivo, e come tale difficile pensare che potesse essere approvato dalla rappresentanza aziendale. Inoltre, in qualsiasi azienda, la fase di start up necessita di un periodo di training e formazione ed è ovvio che per un’azienda che si avvia,il lavoro nei primi periodi di attività sarà pari allo zero e pertanto l’adesione alla formula del part-time non vi è dubbio essere una formulazione scontata. Ma ci chiediamo piuttosto che essere perniciosi: perché da subito la Cgil non si fa promotore di un accordo di formazione da stipularsi con la Regione Calabria alla pari di come hanno fatto altri sindacati nella Regione Calabria? Questo consentirebbe all’imprenditore di avere un piccolo agio ed ai lavoratori di avere il supporto finanziario ulteriore (com’è giusto che sia), ma soprattutto questo darebbe un contributo serio e concreto al progetto ed alle maestranze presenti e future, e sarebbe una cosa gradita all’intera città.
L’accordo siglato ieri, 29 Dicembre 2015, rappresenta un messaggio forte alla città. E vogliamo, altresì, ribadire che grazie alle firme apposte ieri a questo accordo, i primi contratti di lavoro già oggi sono in fase di registrazione. Ricordiamo, inoltre, che sono circa 80 giovani professionisti crotonesi che potranno dire di aver ottenuto il primo contratto a tempo indeterminato, lasciando dietro le polemiche un messaggio di speranza a cui anche noi non vogliamo rinunciare.
Chiarite e ribadite le diverse posizioni, un particolare ringraziamento lo rivolgiamo nuovamente, invece, alle sigle sindacali, della Cisl e della Uil, e a Confindustria Crotone che hanno sempre creduto nel progetto, e hanno accompagnato l’azienda dandogli supporto e coraggio.
Marrelli Hospital Srl

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