Il Tribunale di Crotone ha assolto gli ex amministratori dell’aeroporto Sant’Anna “perché il fatto non sussiste”. L’accusa mossa era di bancarotta semplice. La società per azioni che gestiva lo scalo crotonese fu dichiarata fallita nell’aprile del 2015. Ma il Giudice ha sentenziato che non c’è stato aggravamento del dissesto, né ritardi nell’assumere decisioni. Assolti dunque Cesare Spanò, Roberto Salerno, Antonella Stasi, Gianluca Bruno, Leonardo Sacco, Salvatore Migale, Peppino Vallone, Giovanni Mazzei. I giudici del Tribunale civile di Crotone avevano dichiarato inammissibile la richiesta di concordato preventivo che era stata avanzata dalla società per evitare il fallimento. Il piano presentato dal gestore prevedeva il ripiano, nell’arco dei tre anni, di un deficit che ammontava a circa sei milioni di euro. La società si era impegnata a rientrare interamente dai debiti verso dipendenti ed erario e a ripianare il 9% di quelli verso gli altri creditori non privilegiati ricorrendo, essenzialmente, all’aumento di capitale da parte dei soci (Regione, Provincia di Crotone, Camera di commercio, comuni di Crotone e Cutro) e alle risorse che i Comuni della fascia ionica avrebbero dovuto versare girando all’aeroporto l’8% delle royalties di cui beneficiano grazie all’estrazione del metano. Impegni che il Tribunale non ritenne sufficientemente certificati. Nel frattempo, la Procura quattro anni fa chiuse le indagini e iscrisse nel registro degli indagati gli otto amministratori. Oggi la sentenza di assoluzione.
