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Novembre,26,2024

I VERSI DI MUNIZZA NELL'ENCICLOPEDIA DI POESIA "MARIO LUZI"

Tre poesie di Salvatore Munizza, ingegnere con la passione della scrittura, sono state pubblicate nel decimo volume (2019) dell’Enciclopedia di poesia italiana “Mario Luzi”, edita dalla fondazione intitolata al grande poeta toscano, scomparso nel 2005. Dirigente in pensione di Reti Ferroviarie Italiane (Gruppo Fs) , Munizza, che vive a Taverna, con esperienze in politica e nel sociale, ha dato alle stampe dal 2010 diverse sillogi “Sati d’Anima” (2012) e “Insisto perché esisto” (2015), cimentandosi anche con la narrativa attraverso un memoir dal titolo “Santa Barvera”, dedicato al quartiere dell’infanzia e dell’adolescenza. Un’ altra sua raccolta poetica è in preparazione e dovrebbe uscire a breve. Munizza ha inoltre partecipato, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti(ultimo dei quali dalla Presidenza della Repubblica cui ha donato un componimento sulla Shoah), a diversi premi letterari. Le tre liriche selezionate dalla Fondazione Luzi affrontano varie tematiche che tornano spesso nella poetica di Munizza: l’approccio umanizzante verso la tecnica, che è proprio della sua formazione, in “Il Parco degli Acquedotti”; i temi della vita e della morte nella toccante “Altare di Strada” e la nostalgia del tempo andato soppiantato dalla modernità e dallo smarrimento di alcuni valori, de “I Ciminisi”, uno dei quartieri storici del suo paese, spogliati dall’emigrazione. “Questa Enciclopedia, unica nel suo genere e soprattutto così variegata, molteplice ed ampia – afferma il direttore della collana Mattia Leombruno, presidente della Fondazione Luzi – possiede qualcosa di molto nobile ed ambizioso. Nulla di analogo è stato infatti mai tentato: di mettere liberamente insieme autori fra loro così diversi per stile e generazione, di unire cioè il molteplice e farne il grande criterio di fratellanza umana e letteraria nel nome delle più alte ispirazioni poetiche”.]]>

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