Un focolaio di Covid si è sviluppato fra i membri del corpo di ballo della Scala, con 35 danzatori e tre membri della direzione di ballo debolmente positivi. Il teatro lo comunica aggiungendo che “sempre dai risultati dei test pervenuti ieri sono emersi 3 casi di positività nella compagnia di canto del dittico di lavori di Kurt Weill (Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel) di cui era prevista la trasmissione in streaming da Rai Cultura su RaiPlay il prossimo 18 marzo, e due nel settore del parrucco”. Non si tratta del primo focolaio alla Scala, lo scorso novembre si erano verificati una cinquantina di casi positivi nel coro, il che aveva costretto ad annullare la Lucia di Lammermoor in programma (senza pubblico ma in diretta Tv) per l’inaugurazione del 7 dicembre, sostituita poi da uno spettacolo di arie con un cast di grandi cantanti. Le attività del Ballo erano già state sospese cautelativamente a partire dal 26 febbraio, dopo la scoperta, nei tamponi che vengono regolarmente fatti sul personale in teatro, di una ballerina debolmente positiva, che si è poi velocemente negativizzata. Quel giorno si sarebbe dovuto registrare l'”Omaggio a Nureyev” previsto in streaming per domenica 28, che invece è stata rimandata a data da destinarsi. Al momento sono state sospese anche le prove del dittico di Kurt Weill (Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel) in programma con la direzione di Riccardo Chailly. Il cast era impegnato nelle prove di scena ne i padiglioni ex Ansaldo e non era ancora entrato in contatto con l’orchestra. Nei controlli – che vengono fatti in collaborazione con l’ospedale Sacco, anche per verificare se ci siano varianti al virus .- sono risultati tutti negativi professori d’orchestra e coro e quindi resta confermato lo Stabat Mater diretto dal Maestro Myung-Whun Chung programmato per domani alle 18 e trasmesso da Rai Cultura in diretta streaming su RaiPlay.]]>