Cinquantuno minuti prima di mollare. Il Crotone allo Stadium resiste tanto, più o meno quanto riuscì a resistere allo Scida lo scorso anno. Ma quando dall’altra parte c’è un certo Mandzukic il destino del Crotone è segnato. Seguiteci. Lo scorso anno allo Scida sblocca lui il risultato al 60’; al ritorno allo Stadium apre lui al 12’ e oggi sblocca ancora lui al 51’. Insomma la bestia bianconera del Crotone è sicuramente lui. I rossoblù sono scesi in campo senza dare seguito alle dichiarazioni d’intenti della vigilia. Proviamoci… alziamo l’asticella… nulla ci è precluso… E poi in campo un bel catenaccione d’altri tempi in attesa del colpo del ko. Attenzione, non ci aspettavamo da questa gara la vittoria o un pareggio ma quanto meno un atteggiamento differente, con un Crotone più propositivo anche se poi il risultato sarebbe stato scontato. Ma un po’ di cattiveria in più e un pizzico di paura in meno avrebbe aumentato nel Crotone il livello di autostima e di simpatia che si è guadagnato lo scorso anno. Difesa a 5 e centrocampo a 4 senza mai una ripartenza e con il povero Budimir lasciato alle grinfie di Benatia, Barzagli e Howedes a guadagnarsi la pagnotta. Poi ci sta la sportellata in più ed inevitabile arriva il quinto giallo per il croato che vuol dire squalifica contro l’Udinese. Ma tant’è. Ormai la gara è andata e ribadiamo che non è allo Stadium che si doveva fare punti ma un briciolo di personalità in più non avrebbe guastato.