Avrebbe preso di mira il presidente dell’associazione di volontariato Moci e i suoi collaboratori ponendo in essere aggressioni e minacce di morte nei loro confronti. V.M., di 50 anni, con precedenti, gestore della cooperativa “Soccorso speranza”, è stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Polizia di Cosenza con l’accusa di atti persecutori e furto. L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura. Secondo quanto emerso dalle indagini della Polizia di Stato, il cinquantenne, oltre ad avere rivolto continue minacce di morte e offese si sarebbe spinto ad aggredire in una circostanza uno dei componenti dell’associazione tentando, in un’altra circostanza, di investirne un altro con la propria autovettura. L’uomo, inoltre, sin dall’ottobre 2019 è accusato avere compiuto, a bordo della vettura frequenti passaggi intimidatori dinanzi alla sede dell’ associazione effettuando anche furti di abbigliamento, mobilio e suppellettili che erano stati raccolti per poi essere donati in forma gratuita a persone bisognose. Durante alcuni di questi episodi il cinquantenne, nonostante fosse stato visto, con minacce di morte agli operatori e al presidente, avrebbe continuato a perpetrare la sottrazione per poi allontanarsi.