“L’ospedale di San Giovanni in Fiore deve avere tutti i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per servire al meglio la comunità locale e l’intero comprensorio silano”. Lo afferma Domenico Caruso, candidato sindaco di San Giovanni in Fiore della lista civica Progetto Fiore. “Per raggiungere l’obiettivo – prosegue Caruso – serve una svolta politica radicale. Bisogna partire dai bisogni e dalle caratteristiche del territorio, uniche in Italia, archiviando le chiacchiere e la sufficienza con cui finora la vecchia politica ha rinunciato a tutelare il diritto alla salute dei cittadini, subendo ogni volta gli ordini dei burocrati ministeriali e adeguandosi alla spoliazione dei reparti e dei servizi determinata da un fatto volutamente taciuto: lo Stato trasferisce alla sanità calabrese 3,5 miliardi all’anno invece che i 3,65 necessari, calcolati anche in rapporto alla spesa per i farmaci dovuti ai malati cronici”. “Da questa ingiustizia ventennale, che colpisce l’intero Mezzogiorno, dipende in primo luogo – sottolinea Caruso – il piano di rientro, che ha prodotto tagli continui, caos infernale e un’emigrazione sanitaria da 300 milioni all’anno. Noi vogliamo invertire la rotta con la competenza e la fermezza che ci contraddistingue, anche chiedendo a voce alta la modifica degli standard degli ospedali montani, attualmente previsti da un decreto ministeriale che non considera né la geografia né la popolazione di San Giovanni n Fiore”. “Inoltre – prosegue Caruso – sentiamo forte la necessità di guardare a Crotone come ospedale e distretto di riferimento, perché è più vicino e raggiungibile. A nulla – incalza il candidato – serve la proposta di legge regionale di riassetto delle aziende sanitarie e ospedaliere firmata dal consigliere della Calabria Giuseppe Graziano, che collega l’ospedale di San Giovanni in Fiore al lontanissimo spoke di Paola-Cetraro. Si tratta di una brutta copia di quella già presentata in Consiglio regionale dai 5 Stelle, addirittura nel 2016. Temiamo, che Graziano voglia favorire territori e dirigenti a discapito del diritto alla salute dei sangiovannesi, sui cui nessuno può giocare”. “In questa campagna elettorale – conclude Caruso – proseguiremo il dibattito sulla sanità locale, illustrando le proposte del nostro programma, che contempla anche la riorganizzazione del distretto sanitario e dell’Ufficio prenotazioni”.