Giornata intensa quella dell’Autorità Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, che su invito dell’omologo calabrese ha effettuato ieri la prima visita ufficiale in Calabria. Filomena Albano e Antonio Marziale, in mattinata, sono stati ricevuti dal prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, presenti i vertici della magistratura, delle forze dell’ordine, della scuola e del comune. Nel corso dell’incontro, il prefetto ha sottolineato: “Come il Garante regionale sia riuscito ad inserirsi nel meccanismo di collaborazione istituzionale offrendo elementi di conoscenza e stimoli volti a permettere alle istituzioni preposte di intervenire laddove ci sono minorenni in sofferenza. Emblematico il caso “Ciambra”, dove la denuncia di Marziale mi ha permesso – ha sottolineato il prefetto di Bari – di innescare una macchina armonica di attori istituzionali che stanno lavorando tra molteplici ed annose difficoltà”. Sulla linea del prefetto si sono espressi il procuratore generale della Repubblica Bernardo Petralia ed il procuratore reggino Federico Cafiero De Raho. I presidenti dei Tribunali per i minorenni di Reggio Calabria e Catanzaro, Roberto Di Bella e Luciano Trovato, insieme alla procuratrice della Repubblica per i minorenni catanzarese Maria Alessandra Ruberto, hanno evidenziato: “Il supporto del Garante calabrese in quella che è divenuto un laboratorio internazionale di contrasto alla criminalità organizzata, cioè l’allontanamento dei minorenni dai contesti familiari mafiosi, il cui riconoscimento è stato sancito proprio nella prefettura reggina con la firma del protocollo “Liberi di scegliere” alla presenza dei ministri dell’Interno, Marco Minniti, e della Giustizia, Andrea Orlando. Parola di stima sulle funzioni del Garante sono arrivate anche dal presidente della Corte d’Appello, Luciano Gerardis, che nelle vesti anche del movimento “Civitas” ha ricordato la collaborazione per la realizzazione della Giornata mondiale per l’Infanzia dello scorso anno e annunciando i preparativi per quella imminente. Marziale, dal canto suo, ha espresso: “Un grazie dal profondo del cuore a tutti i presenti per l’immediata e continua disponibilità nei confronti delle segnalazioni che provengono dal mio Ufficio e soprattutto per il momento storico che insieme stanno facendo vivere alla società reggina e calabrese, che sta mostrando come mai prima d’ora il volto di uno Stato che c’è, si percepisce e non offre più alibi alla gente, permettendo soprattutto ai soggetti in età evolutiva di scegliere se stare dalla parte della legalità o lasciarsi affascinare dalla subcultura della sopraffazione e della morte, chè è propria della criminalità”. Filomena Albano ha chiuso gli interventi, ringraziando: “Per la calorosa accoglienza ed evidenziando come la figura del Garante assuma oggi connotazioni sempre più marcatamente di responsabilità istituzionale, in virtù della “Legge Zampa” sui minori stranieri non accompagnati, che conferisce proprio ai Garanti l’iter di istituzione dell’albo dei tutori per questi sventurati ragazzi ed un lavoro sempre più sinergico con i Tribunali per i minorenni anche sul piano della formazione dei tutori. Devo riconoscere che la Calabria – ha evidenziato l’Autorità nazionale – ha una marcia in più anche rispetto ad altre regioni finanche del nord, perché rispettosa dei tempi, delle modalità e risulta incisiva sul piano dell’affermazione sul territorio di una cultura pro-infanzia e adolescenza”. Parole di apprezzamento particolari la Garante ha rivolto al presidente Roberto Di Bella. Un’affermazione che nel pomeriggio si è resa visibile nella Sala Calipari del Consiglio Regionale, gremita ben oltre l’ordine dei posti, dove si è parlato della funzione del Garante e di mediazione scolastica, che ha registrato gli interventi del presidente della massima assemblea elettiva regionale, Nicola Irto, dell’assessore all’istruzione del comune di Reggio Calabria, Anna Nucera e del direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, al quale Marziale ha conferito un encomio. In particolare, Marziale ha annunciato: “L’azzeramento quasi totale della dispersione scolastica alla Ciambra, il protocollo firmato con l’Ordine degli Psicologi calabresi per favorire l’accesso alla Legge sullo stress lavoro correlato dei docenti, esposti al mestiere più usurante che esista e soprattutto la comunicazione giuntami dal commissario straordinario alla sanità calabrese, Massimo Scura, che mi informa che la Terapia Intensiva Pediatrica è già in opera presto l’AO di Cosenza ‘”Annunziata’ e che presto verrà inaugurata”. “Se permettete – ha aggiunto un emozionato Garante – questa è la cosa più bella che ho stimolato e che certamente annovero tra le cose fatte nella mia personale esistenza interamente vocata alla tutela dei bambini”. Ha concluso i lavori, che sono stati moderati dal giornalista Paolo Toscano, Filomena Albano, che tra l’altro ha evidenziato: “Compiacimento nei confronti del presidente Nicola Irto, per la strenua difesa del ruolo del Garante non solo in Calabria, ma anche e soprattutto in sede di Conferenza Stato-Regioni, e per avere scelto Marziale come Garante, i cui risultati non hanno bisogno di essere illustrati perché sotto gli occhi anche di chi non vuol vedere e prezioso elemento nella Conferenza Nazionale di Garanzia”.