A Catanzaro i finanzieri, questa mattina, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di beni per un valore di circa 920 mila euro, emesso dalla seconda sezione penale misure di prevenzione del tribunale del capoluogo, nei confronti di Vincenzo Vitale, di Guardavalle, ritenuto vicino alla cosca di ‘ndrangheta “Gallace” di Guardavalle, attiva nell’area ionica soveratese. L’operazione è stata coordinata da Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, dall’aggiunto Vincenzo Luberto, e dal sostituto Vincenzo Capomolla. Vincenzo Vitale era stato coinvolto nella nota operazione di polizia denominata “Itaca-freeboat”, culminata con l’arresto di 25 persone, nel mese di luglio 2013, ritenute affiliate o fiancheggiatori delle famiglie Gallace/Gallelli/Saraco attive a Guardavalle, Badolato e su tutta la fascia del basso ionio catanzarese. Ritenuto colpevole di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, Vitale è stato condannato, nel marzo del 2015, a 6 anni di reclusione, per poi essere assolto dal reato di associazione mafiosa dalla corte di appello di Catanzaro; confermata invece la condanna per estorsione aggravata dal metodo mafioso e rideterminata la pena a 4 anni di reclusione ed 2 mila euro di multa. Vitale, nel corso degli anni, ha alternato l’attività di lavoratore dipendente presso un’azienda agricola con quella di imprenditore agricolo, presentando dichiarazioni dei redditi del tutto incoerenti con il patrimonio nella sua disponibilità. Il provvedimento di sequestro ha riguardato due fabbricati nel comune di Guardavalle e due automezzi, per un valore complessivo stimato in 920 mila euro.